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Le plance elettorali, terra di nessuno. In via Matteotti è guerra

Ma i manifesti rimossi sono stati abbandonati a terra, e lo scenario che si presentava questa mattina non era certo dei migliori (nella foto). Un problema, quello dell’utilizzo delle plance, controverso dall’inizio ma degenerato negli ultimi giorni.

Le plance elettorali, sempre più terra di nessuno. Ci sono appositi regolamenti comunali che ne determinano le assegnazioni. E sono pure numerate per facilitare tutti nel rispetto dei propri spazi. Eppure si vedono file di manifesti sovrapposti uno sopra l’altro, se non tre alla volta; poster strappati e in diversi casi abbandonati per terra senza ritegno. Lo stesso candidato che in uno spazio è coperto, in quello sotto ne copre un altro. Quelli della lista Grillo hanno deciso di farsi giustizia da soli, coprendo con dei loro manifesti quelli che risultavano abusivi. E ci sono pure manifesti di realtà che non partecipano al voto. Una situazione evidentemente sfuggita di mano. L’anno prossimo a Rimini ci saranno le elezioni per il sindaco: senza un po’ più di controlli e responsabilità, sui cartelloni c’è da aspettarsi una nuova guerra. Intanto, prendiamo atto di questa par condicio ribaltata: sulle plance, tutti sembrano liberi di fare quello che vogliono.
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