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Rimini

Fondazione Fellini. L'assessore Beltrami a Tempo Reale: regione ci aiuterà

In foto: Sostegno economico ma non solo. L'assessore regionale alla cultura, Borghi, ha rassicurato ieri la collega del comune di Rimini, Antonella Beltrami, sull'impegno per la Fondazione Fellini gravata da un passivo di bilancio che nelle ultime settimane ha fatto discutere (vedi notizia).
Sostegno economico ma non solo. L'assessore regionale alla cultura, Borghi, ha rassicurato ieri la collega del comune di Rimini, Antonella Beltrami, sull'impegno per la Fondazione Fellini gravata da un passivo di bilancio che nelle ultime settimane ha fatto discutere (vedi <a href=http://www.newsrimini.it//news/2010/febbraio/22/rimini/bilancio_della_fondazione_fellini_in_commissione._chicchi__rimetto_il_mandato.html target=_blank>notizia</a>).
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mar 2 mar 2010 10:01 ~ ultimo agg. 00:00
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“L’assessore Borghi – ha detto l’assessore alla cultura Antonella Beltrami intervenuta alla trasmissione Tempo Reale (Radio Icaro-IcaroTv) – ci ha garantito l’apporto economico con il pagamento di tutti i crediti arretrati (circa 80mila euro) che saranno liquidati tra marzo e maggio col consuntivo del bilancio, ma anche un sostegno in termini di valorizzazione della Fondazione. L’assessore ha dato la disponibilità a finanziare eventi particolari come il Premio Fellini.”
Per il futuro della Fondazione, che quest’anno vedrà rinnovato l’intero CdA, sarà necessario però anche un cambio di rotta nella gestione. “Tutte le fondazioni e associazioni culturali – ha ricordato la Beltrami – vivono un momento difficile per via dei tagli alle risorse da parte del ministero e il debito della Fondazione Fellini non è tra i più preoccupanti, è sostenibile. Servirà però un apporto professionale nella gestione dei conti per differenziarsi da quello “più famigliare” in atto finora”.
“Noi – ha proseguito l’assessore – eravamo comunque perfettamente a conoscenza della situazione di bilancio dovuta, come detto, alle minori risorse arrivate dai soci e non a spese sciocche. Che poi sui giornali si sia voluto gridare allo scandalo e montare il caso rientra in un atteggiamento scandalistico della stampa che andrebbe maggiormente misurato”.