Fiamme durante una festa a Roma. Quattro le vittime
Le indagini dei carabinieri e dei vigili del fuoco della capitale per individuare le cause della tragedia, un corto circuito o la fiammata partita dall’impianto di amplificazione musicale, sono ancora in fase di accertamento. Stamane sul posto si è recato anche il magistrato che si occupa delle indagini.
I quattro sarebbero morti per intossicazione e non per le fiamme che sarebbero rimaste circoscritte.
Il locale, è un seminterrato di circa 200 metri quadrati con all’interno un salone usato per ballare e una piccola zona cucina. Gli investigatori confermano che l’uscita di sicurezza del locale, realizzato in un seminterrato in via Cappadocia 10, all’ Appio Latino, era chiusa e questo avrebbe impedito ai quattro giovani di fuggire e mettersi in salvo come invece hanno potuto fare gli altri ospiti, tra i 30 e 40, che sono fuggiti dall’ entrata principale.
Una decina è rimasta leggermente intossicata perché all’interno del locale si è sprigionato molto fumo. I vigili del fuoco hanno ricevuto la chiamata alle 23:53 e sono arrivati sul posto in soli 4 minuti. Sul posto si sono trattenuti fino alle 5,30 di stamani per i rilievi.
“Dagli elementi fino ad ora acquisiti e messi a disposizione dei carabinieri incaricati delle indagini, riteniamo che l’incendio che ha provocato la morte per asfissia dei quattro giovani, sia stato causato da una tragica fatalità e non da un atto doloso anche se sono necessari altri approfondimenti”. Lo ha spiegato all’ ANSA il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Roma Gioacchino Giomi a proposito dell’incendio la notte scorsa all’interno del circolo privato ‘Sabor latino’. I vigili del fuoco arrivati sul posto hanno “trovato il corpo di una delle vittime all’esterno del locale poco fuori l’ uscita di sicurezza e gli altri tre nei pressi – ha spiegato – Ma secondo le testimonianze raccolte nel momento dell’incendio l’uscita sarebbe stata chiusa”. (ANSA)