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Nazionale Politica

Decreto salvaliste. Fini: non tirare in ballo Napolitano

In foto: 'La prima cosa che non si deve fare e' tirare in ballo il Capo dello Stato'. Gianfranco Fini giudica il decreto salvaliste approvato dal Cdm e controfirmato da Napolitano il 'male minore' per garantire a tutti gli elettori il diritto al voto e boccia gli attacchi al Colle, primo quello di Di Pietro che ha anche parlato di 'impeachment':
'La prima cosa che non si deve fare e' tirare in ballo il Capo dello Stato'. Gianfranco Fini giudica il decreto salvaliste approvato dal Cdm e controfirmato da Napolitano il 'male minore' per garantire a tutti gli elettori il diritto al voto e boccia gli attacchi al Colle, primo quello di Di Pietro che ha anche parlato di 'impeachment':
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sab 6 mar 2010 17:32 ~ ultimo agg. 00:00
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‘la sua – ha detto Fini – e’ una posizione inaccettabile’.

L’opposizione si e’ intanto mobilitata: la manifestazione nazionale del Partito democratico si svolgera’ a Roma il 13 marzo. Protesta intanto il popolo viola che, dopo il sit in notturno davanti al Quirinale, ha dato vita stamane ad un’analoga iniziativa in piazza Montecitorio contro il varo del decreto e la firma di Napolitano.

‘Il presidente ci spieghi’, si legge sugli striscioni. Tra gli altri slogan, ‘Presidente Napolitano non abbiamo capito’ e ‘Questo governo ha venduto la democrazia per un panino’.

Napolitano e’ anche l’obiettivo di un durissimo attacco del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “C’é la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa sporca faccenda onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l’impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni. Lo dico con tutto il rispetto per la sua funzione ma anche con il dovere che spetta ad una forza politica presente in Parlamento che deve salvaguardare la democrazia”: afferma, in una nota, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro.

“Ieri sera – spiega Di Pietro – appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva PdL, che permette a chi ha violato la legge di essere riammesso alla competizione elettorale, ho pensato tra me e me, come già è avvenuto per le altre leggi ad personam, che il Presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato, lavandosene le mani. Poi, stamattina, dalla lettura dei giornali ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo. Se così fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l’arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta. Da subito ci attiveremo – annuncia Di Pietro – per mobilitare i cittadini onesti con una grande manifestazione a difesa della Costituzione contro quest’ennesima legge ad personam”. (ANSA)

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