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Calcio. Caso Potenza: oggi il responso del Tnas

In foto: Il Potenza è 18esimo in classifica. Non ci sarà quindi un'altra retrocessione. E intanto i giocatori e lo staff tecnico del Potenza scrivono una lettera.
Il Potenza è 18esimo in classifica. Non ci sarà quindi un'altra retrocessione. E intanto i giocatori e lo staff tecnico del Potenza scrivono una lettera.
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gio 25 mar 2010 09:37 ~ ultimo agg. 00:00
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Oggi è il giorno del responso del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport del CONI in merito all’esclusione del Potenza dal campionato di Prima Divisione per la presunta combine con la Salernitana dell’aprile 2008.
Sarà questo l’ultimo grado di giudizio sportivo, dopodichè la società lucana potrà ricorrere a quella ordinaria, TAR e Consiglio di Stato.

Con un comunicato stampa apparso sul proprio sito ufficiale in data 23 marzo, la Lega Pro ha fatto chiarezza sulla situazione di classifica del Potenza.
Allo stato attuale, la squadra rossoblù si trova al 18° posto della graduatoria del girone B di Prima Divisione: la Lega Pro ha voluto chiarire la questione della retrocessione diretta, dopo la decisione della Corte di Giustizia Federale che di fatto ha escluso il club lucano dal campionato 2009-2010.

Il Presidente Mario Macalli ha precisato che “il Potenza è la diciottesima squadra, dunque non ci sarà un’altra retrocessione. Dalla diciassettesima fino alla quattordicesima classificata ci sarà la lotta per i play-out”.

Intanto giocatori e staff tecnico potentini scrivono una lettera:
“Con la presente, la rosa e lo staff tecnico tutto del Potenza Sport Club – si legge nella missiva -, vuole ancora una volta sottolineare con fermezza la propria estraneità alle vicende che negli ultimi giorni hanno scosso la “Potenza calcistica”.
Ricordiamo che i fatti contestati si sarebbero verificati nella stagione 2007-08, stagione nella quale, né l’attuale dirigenza né l’attuale staff tecnico né i calciatori erano tesserati per il Potenza Sport Club.
Rimanendo fiduciosi nella giustizia sportiva, ci sentiamo di contestare la sola inopportuna tempistica di giudizio che, a nostro avviso, ci penalizza come calciatori ma ci colpisce soprattutto come uomini.
La nostra volontà è pretendere l’assoluta tutela al diritto al lavoro a difesa delle nostre famiglie e della città di Potenza.
Un ringraziamento particolare va a tutta la città che, con spirito solidale, ha saputo civilmente stringersi attorno ai colori della propria squadra.

Potenza Sport Club”