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Rimini

Alcolici ai minori. Callà (Fipe-Confcommercio): 'danno per la categoria'

In foto: Il Presidente di Fipe-Confcommercio provinciale, Gaetano Callà, commenta il sequestro della discoteca Melody Mecca per la somministrazione di alcolici a minorenni.
Il Presidente di Fipe-Confcommercio provinciale, Gaetano Callà, commenta il sequestro della discoteca Melody Mecca per la somministrazione di alcolici a minorenni.
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lun 1 mar 2010 19:17 ~ ultimo agg. 00:00
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“Eventi come questo gettano un’ombra su una categoria che ha fatto dell’etica professionale la propria bandiera’

“Perseverare è diabolico!” “Eppure c’era stato un precedente proprio qualche settimana fa nello stesso locale. Evidentemente c’è ancora chi pensa di essere “più furbo” degli altri.”ha detto Callà.
Non è peraltro di alcun conforto la considerazione che il locale in questione non fosse associato.
Il Presidente di Fipe-Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Rimini, Gaetano Callà, commenta il sequestro della discoteca Melody mecca a seguito della somministrazione di alcolici a minorenni. “Putroppo, eventi come questi gettano comunque un’ombra su una categoria che ha fatto dell’etica professionale la propria bandiera ed il metro per distinguere gli imprenditori veri dagli avventurieri”.

L’impegno di Fipe-Confcommercio Imprese per l’Italia, rappresentando la quasi totalità delle imprese di pubblico esercizio della Provincia di Rimini, si esprime quotidianamente e, ancor più dopo episodi come questi, si rafforzerà ulteriormente per sensibilizzare la categoria (che va ricordato è costituita nella maggior parte da professionisti) all’osservanza delle disposizioni di legge soprattutto quando investono temi così delicati.

L’osservanza e, ancor prima, la conoscenza della normativa sono prima di tutto considerate non tanto un obbligo, ma soprattutto un obiettivo fortemente sentito dalla categoria, che si sposa con l’esigenza di consumatori di veder garantite condizioni ideali di sicurezza e di regolarità, in un mercato di libera e corretta concorrenza.

Proprio recentemente, in occasione del MIA 2010, la Fiera dell’Alimentazione” Fipe-Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Rimini ha fatto sedere “attorno ad un tavolo” gli esercenti e le principali Autorità di controllo della Provincia per promuovere la massima condivisione di intenti in tema di controlli e di rispetto delle regole.

Chiosa Callà: A questo punto è nostra precisa intenzione “premere sull’acceleratore” per arrivare alla firma di protocolli locali con le Istituzioni interessate per dare applicazione a livello locale delle intese già siglate dalla Fipe nazionale in tema di diritti e doveri di controllori e controllati. Una volta fatto questo, chi è dentro è dentro e chi fuori è fuori.”

Un ultima nota per ribadire la posizione di FIPE-Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Rimini: Non si tratta di demonizzare l’uso di bevande alcoliche, bensì di “mettere alla porta” gli avventurieri e gli improvvisatori, ribadendo il principio che bere un boccale di birra o un bicchiere di vino è lecito, ma rifornirsi indiscriminatamente dappertutto di alcool no.

A tal fine, FIPE-Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Rimini presenterà a brevissimo alle Istituzioni il progetto Notti Sicure per giungere ad una regolamentazione della somministrazione di bevande alcoliche che possa coniugare le finalità pubbliche condivise di tutela della salute e della sicurezza collettiva con gli obiettivi di responsabilizzazione e valorizzazione della categoria dei pubblici esercizi.
Stiamo parlando infatti di un settore costituito a livello nazionale da più di 230 mila imprese con 750 mila addetti, per un fatturato annuo superiore ai 45 miliardi di euro.
Fermo restando tutto il nostro impegno e collaborazione chiediamo che anche i genitori di questi ragazzi facciano la loparte esercitando il ruolo di genitori e non di amici dei loro figli.