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Non solo la frana di Maiolo. Venturelli: nell'ultimo mese 50 segnalazioni

In foto: Al momento abbiamo solo potuto chiudere al traffico la strada in attesa che la situazione si stabilizzi. A dirlo è il responsabile dell'Ufficio Viabilità della provincia, Massimo Venturelli, intervenuto questa mattina alla trasmissione Tempo Reale per commentare la frana che ha dissestato la S.P 6 a Maiolo.
Al momento abbiamo solo potuto chiudere al traffico la strada in attesa che la situazione si stabilizzi. A dirlo è il responsabile dell'Ufficio Viabilità della provincia, Massimo Venturelli, intervenuto questa mattina alla trasmissione Tempo Reale per commentare la frana che ha dissestato la S.P 6 a Maiolo.
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ven 19 feb 2010 13:06 ~ ultimo agg. 00:00
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“Si tratta di un evento molto importante – ha detto – causato da una frana della storica rupe Camea e già conosciuta dagli anni ’60. Sul tratto la provincia di Pesaro ha fatto vari interventi che evidentemente si sono rilevati non del tutto efficaci anche a causa delle abbondanti precipitazioni delle scorse settimane. La frana, tra l’altro, è ancora in corso e l’unica cosa che possiamo fare per il momento è bloccare la strada”.

Si tratta però dell’unica via camionabile tra Maiolo e il fondovalle. “L’alternativa è passare sopra, da San Leo. Per i mezzi più leggeri – ha spiegato Venturelli – ci sono invece strade comunali. Quando la frana so stabilizzerà cominceremo a fare rilievi geologici e poi si definiranno i possibili piani d’azione che saranno importanti sia dal punto di vista economico che temporale.”

Con l’ingresso dei 7 comuni dell’Alta Valmarecchia, il territorio provinciale da monitorare si è ampliato del 60%. “Nei nuovi territori abbiamo i 7 cantonieri che sono arrivati dalla provincia di Pesaro. Proprio uno di loro – ha raccontato Venturelli – ci ha segnalato mercoledì il problema di Maiolo. A questi abbiamo aggiunto due geometri.” Personale in più necessario per dare risposte rapide ad un’area “allargata”.
“Nell’ultimo mese – ha spiegato il responsabile – abbiamo ricevuto una cinquantina di segnalazioni di dissesto e in ognuno dei casi abbiamo inviato una squadra di tecnici. La conseguente relazione viene poi inviata in regione che è l’ente preposto per i casi di dissesto idrogeologico. Quando avremo il quadro completo la regione inoltrerà la richiesta dello stato di calamità naturale al Governo centrale”.

Sul territorio non ci sono però situazioni che mettano a rischio l’incolumità delle persone. “I casi più seri sono proprio questo di Maiolo, poi c’è la frana di Casteldelci che, pur essendo imponente, non interessa il centro abitato. L’unico rischio, in prospettiva, potrebbe derivare dal torrente Senatello – ha concluso Venturelli – ma abbiamo già approntato un piano d’azione.”

Newsrimini.it