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Calcio. Le prime parole da biancorossi di Temperino e Tornaghi

In foto: Temperino: "Sono un giocatore strano. Mi piace sia costruire che distruggere". Tornaghi: "Sono cresciuto con Consigli. Spero di fare bene qui come ha fatto lui".
Temperino:
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mer 8 lug 2009 20:02 ~ ultimo agg. 00:00
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“Siamo molto contenti. Entrambi hanno accolto con entusiasmo il trasferimento a Rimini”. Sono le parole con cui il direttore sportivo del Rimini, Gabriele Zamagna, ha aperto la conferenza stampa di presentazione di Salvatore Temperino (classe 1989) e Paolo Tornaghi (classe 1988), i primi due volti nuovi in casa biancorossa.
“Per Temperino – ha continuato il ds biancorosso – la trattativa era già impostata da tempo. Avremmo voluto portare anche più di un giocatore della Primavera del Palermo (campione d’Italia, ndr), ma siamo riusciti a chiudere solo con lui.
“Per Tornaghi la trattativa si è sviluppata nelle ultime ore, dopo aver appreso la volontà di Pazzini di fare, dopo l’esperienza in D, un anno in Seconda Divisione. La scelta di Paolo è stata condivisa con Mauro Melotti”.

“La trattativa che mi ha portato qui a Rimini è stata fulminea – conferma il diretto interessato -. Ho deciso subito!
L’impatto con la città è stato bello. Non vedo l’ora di iniziare! L’allenatore – continua Tornaghi – mi ha trasmesso grande entusiasmo.
Com’è lavorare con i portieri dell’Inter? Ho cercato di prendere le cose migliori di ognuno. Sono tutti bravissimi, ma non ho mai avuto un portiere di riferimento.
Conosco bene Andrea Consigli (a Rimini due stagioni fa, ora portiere titolare dell’Atalanta e dell’Under 21, ndr), siamo dello stesso paese e siamo cresciuti insieme. Spero di fare almeno una piccola parte di ciò che ha fatto lui qui.
So che davanti ho Pugliesi. Ho visto alcune sue partite in televisione ed è molto forte. Ma a me non interessa chi gioca, mi interessa migliorare nel corso dell’anno.
Un mio difetto? Gli allenatori mi hanno sempre detto che non ho troppa esplosività sui tiri bassi, forse anche a causa dell’altezza”.

“Sono qui perché ho voglia di giocare e di dimostrare le mie qualità – esordice Temperino -. Non ho avuto tentennamenti.
Spero di fare bene e di non deludere le aspettative.
Sono un giocatore strano. Potrei fare sia l’interditore che il regista. Prediligo costruire.
Con la Primavera del Palermo (ci ha giocato per quattro stagioni, da quando avrebbe dovuto fare la categoria Allievi, ndr) non avevamo un modulo preciso. Se il centrocampo è a tre mi piace giocare vertice basso. Ho fatto anche la mezzala, ma solo in allenamento.
I miei pregi? Non mollo mai. E riesco a mandare in porta i compagni. Quest’anno l’ho fatto diverse volte, anche se mi è mancato il gol. Ma con gli esterni offensivi che avevamo mi era stato chiesto di lavorare soprattutto in fase di copertura”.

“Di Salvatore mi sono piaciute subito la carica agonistica e la corsa – riprende Zamagna -. Il suo rendimento cresce nel corso della partita, anche dal punto di vista fisico. E’ dotato anche di un buon tiro, anche se quest’anno l’ha potuto mettere poco in evidenza.
Il Palermo crede molto in lui, tant’è che ha preteso il diritto di controriscatto. Sono convinto che possa fare molto bene”.

“Paolo lo conosco bene – è invece il commento su Tornaghi -, perché quando ero responsabile del settore giovanile del Parma ho incontrato molte volte l’Inter. Ricordo una partita degli Allievi Nazionali e Paolo aveva giocato molto bene, si era messo in grande evidenza. L’ultima volta che l’ho visto è stato il 21 aprile scorso. In Como-Alessandria giocò dal primo minuto con grande personalità.
Nelle nostre gerarchie il titolare è Pugliesi, ma sono convinto che Paolo farà di tuto per mettere in difficoltà l’allenatore”.

In serata rientra dall’Argentina Ricchiuti. Domani Zamagna, il presidente Benedettini ed il team manager Ceccherini saranno a Milano.
L’incontro con il capitano biancorosso è in calendario venerdì.

(nella foto Bove, Paolo Tornaghi e Salvatore Temperino posano con la maglia del Rimini. In mezzo il ds biancorosso, Gabriele Zamagna)