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Basket C reg. Massimo Padovano è il nuovo coach degli Angels

In foto: Le sue prime parole da tecnico dei gialloblu ed i commenti del presidente Maurizio Fabbri e di Stefano Bizzozi, nell'ultima stagione tecnico della Reyer Venezia.
Le sue prime parole da tecnico dei gialloblu ed i commenti del presidente Maurizio Fabbri e di Stefano Bizzozi, nell'ultima stagione tecnico della Reyer Venezia.
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sab 4 lug 2009 00:43 ~ ultimo agg. 00:00
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Comincia ufficialmente qua, la calda estate Angels. Comincia da Massimo Padovano, che sarà l’allenatore della prima squadra per l’annata sportiva 2009/2010 – si legge in una nota della società santarcangiolese -. Un nome dal pedigree di assoluto valore e un coach che ha nel lavoro in palestra il suo punto di forza.
Una prima scelta che rappresenta il punto di partenza della stagione della rivincita: il lavoro dietro le quinte è febbrile, c’è tanta voglia di ripartire.

Padovano è nato il 18 dicembre del 1959 a Larino, in provincia di Campobasso, è sposato e ha due figli. È stato degli allievi della Sutor Montegranaro nel 1999/2000 e di allievi e cadetti dell’Unione Picena nel 2000/2001. Nell’anno successivo ha cominciato ad allenare a livello senior con Castel San Pietro, centrando la promozione in B1 e restano in sella anche la stagione seguente. Poi è passato a Recanati, dove per due anni è stato in C1, sfiorando anche in questo caso la promozione dopo la finale playoff persa alla quinta partita con Lugo nel campionato 2004/2005.
Infine l’ampia parentesi in quel di Porto Sant’Elpidio, quattro anni divisi equamente tra B2 e C1 (fino a che non è diventata C Dilettanti), sempre ad altissimo livello. Un esempio? I playoff disputati qualche settimana fa, conclusi con la sconfitta solo all’ultimo atto contro Budrio, che si è aggiudicata 3-2 la finale ed è salita di categoria.

Coach Padovano, cosa le ha fatto accettare la proposta di Santarcangelo?

“Appena la mia permanenza a Porto Sant’Elpidio è diventata incerta, quella che adesso è la mia nuova società mi ha subito chiamato. Il primo incontro c’è stato lunedì scorso e devo dire che ci siamo ritrovati subito sulla stessa lunghezza d’onda. Stessa linea comune e anche le medesime idee su come intendere il basket. Non ci ho pensato su per molto tempo, accettare la proposta è stato naturale. Si è parlato di programmi a lungo termine, di lavorare con i giovani e di stare tanto in palestra, proprio quello che piace a me. Siamo in perfetta sintonia”.

Cosa l’ha colpita dell’ambiente Angels?

“Ho sempre avuto modo di seguire Santarcangelo da avversaria, soprattutto negli ultimi anni e devo dire che mi ha dato costantemente l’idea di società organizzata, attenta e presente. Conosco e apprezzo il grande lavoro compiuto dal presidente Maurizio Fabbri e da Paolo Carasso col settore giovanile. Questo è un luogo dove la pallacanestro è vissuta intensamente, con organizzazione e tanta voglia di fare, quella che metterò anche io adesso che faccio parte dell’ambiente”.

Che tipo di squadra saranno i nuovi Angels?

“A me piace giocare in modo aggressivo e garibaldino, caratteristiche che spesso si adattano proprio allo stile dei giovani. Non dovranno mai mancare spirito agonistico, voglia e determinazione, in ogni partita dovremo dare il massimo: è la chiave giusta per non avere rimpianti di sorta, è proprio quello che ci dovrà servire per proseguire match dopo match”.

Ai tifosi che verranno a vedere la squadra al palazzetto cosa si sente di promettere?

“Affronto questa esperienza con entusiasmo, determinazione e voglia di fare. Posso assicurare allo stesso tempo che metterò fin da subito in campo il cento per cento della professionalità e della dedizione. Spero che la nostra squadra potrà dare soddisfazioni ai tifosi così come a noi stessi che viviamo partita dopo partita dalla panchina o direttamente sul parquet.
L’ultima annata è finita in maniera sfortunata, ora abbiamo tanta voglia di rifarci”.

L’allenatore giusto nell’ambiente più adatto. Il presidente degli Angels Maurizio Fabbri ha trovato in Massimo Padovano la persona che rispecchia alla perfezione il modo di intendere la pallacanestro in casa Santarcangelo. In due parole: lavoro e giovani.

Presidente, cosa l’ha convinta di più di Massimo Padovano?

“Questa è una scelta importante per noi. Dalle informazioni che avevamo avuto, sapevamo che si trattava di un allenatore che lavora con entusiasmo con i ragazzi ed è capace di farli maturare sul campo. Avevamo bisogno di un personaggio del genere, dà l’idea di cosa vuol fare in concreto una società come la nostra. Una persona squisita e un tecnico capace, pretende molto ma allo stesso tempo è capace di dare altrettanto”.

Qual è la prima cosa che avete detto a Padovano?

“Come con tutti, non abbiamo chiesto risultati nell’immediato. L’importante è che lui lavori coi giovani dal punto di vista tecnico e comportamentale, se poi dovessero arrivare le vittorie tanto meglio, non le buttiamo di certo via. Da come lo conosco per i suoi trascorsi a Porto Sant’Elpidio è capace di far volare la squadra nella seconda parte della stagione, prova ne sia la sua ultima annata, davvero splendida anche se conclusa in modo sfortunato con gara5 di finale persa a Budrio”.

Uno che conosce bene Massimo Padovano è Stefano Bizzozi, nell’ultima stagione tecnico della Reyer Venezia di Legadue ma con trascorsi pluriennali nelle Marche.

“Conosco Padovano da parecchi anni e ho grossa stima di lui – dice Bizzozi –. Si tratta di un ragazzo che ha sempre avuto molto a cuore il settore giovanile e per questo sa come comportarsi quando si trova di fronte in prima squadra gente magari al debutto.
Gioca una pallacanestro aggressiva, coraggiosa, con difesa pressante e contropiede. Sostanzialmente un basket molto bello da vedere. Un uomo di polso con attenzione a concetti tecnici precisi: Santarcangelo ha fatto un’ottima scelta”.

(nella foto, Massimo Padovano)