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Economia Rimini

Assemblea Legacoop, presentati rapporto 2008 e analisi avvio 2009

In foto: Avviare un circuito virtuoso che possa alimentare la ripresa della domanda, attenuare il patto di stabilità per gli Enti Locali più meritevoli, rilanciare le infrastrutture che possono ridurre il gap competitivo del Paese, ridurre la burocrazia che speso rallenta i processi decisionali.
Avviare un circuito virtuoso che possa alimentare la ripresa della domanda, attenuare il patto di stabilità per gli Enti Locali più meritevoli, rilanciare le infrastrutture che possono ridurre il gap competitivo del Paese, ridurre la burocrazia che speso rallenta i processi decisionali.
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ven 3 lug 2009 18:28 ~ ultimo agg. 00:00
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Queste – in sintesi – le priorità per le istituzioni a giudizio di Legacoop Rimini, oggi riunita in assemblea. Un’assemblea – spiega una nota – in cui sono stati presentati il Rapporto 2008 e l’analisi sugli andamenti settoriali del primo semestre 2009.
E se il 2008 per le cooperative riminesi si è chiuso con una sostanziale tenuta dei volumi di fatturato – viene osservato – all’interno del dato complessivo, cominciano ad emergere situazioni di difficoltà in alcuni settori come progettazione, ricerca, trasporti, logistica, turismo, abitazione e agricoltura.
In drastica diminuzione, poi, la redditività delle imprese in quasi tutti i settori e i portafogli ordini in particolare nell’edilizia e nell’industria.
Quadro poco esaltante che, a giudizio del presidente di Legacoop Rimini, Giancarlo Ciaroni, dovrebbe essere affrontato con l’avvio da parte del Governo e delle Amministrazioni Pubbliche di “un circuito virtuoso che sia di impulso alla domanda interna, spezzando l’avvitamento negativo che vede il calo dei consumi e del Pil e contestualmente il crollo del gettito fiscale che porterà ad un consistente aumento del debito pubblico”.
A conclusione della sua relazione, il presidente di Legacoop Rimini, ha poi individuato alcune proposte ed indicazioni, indirizzate alle istituzioni e alle amministrazioni locali.
In particolare, occorrerebbe “attenuare il patto di stabilità per gli Enti Locali virtuosi, prer liberare risorse per gli investimenti intervenendo prontamente su quelle opere infrastrutturali che possono ridurre il gap competitivo del Paese; completare i lavori in corso o pronti per essere cantierati;
contrastare il lavoro illegale, recuperando l’evasione e l’elusione contributiva e lotta all’evasione; sostenere le imprese con sgravi o incentivi per chi reinveste e salvaguarda l’occupazione a tempo indeterminato;
potenziare gli ammortizzatori sociali e contrastare la disoccupazione;
avviare un programma di ‘housing sociale’ per attenuare il disagio sociale ed abitativo;
sostenere attraverso nuovi sgravii, l’edilizia privata soprattutto quella che riqualifica l’edilizia esistente, migliorandone l’efficienza termica ed energetica; ridurre drasticamente i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione; difendere il sistema di welfare”.