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Vigili del Fuoco in protesta a L'Aquila: chiedono equiparazione a forze polizia

In foto: Una manifestazione nazionale dei vigili del fuoco è in programma per domani a L'Aquila per chiedere un'equiparazione alle altre forze di Polizia ai fini retributivi e in campo pensionistico. Tra loro, ci sarà anche una delegazione riminese.
Una manifestazione nazionale dei vigili del fuoco è in programma per domani a L'Aquila per chiedere un'equiparazione alle altre forze di Polizia ai fini retributivi e in campo pensionistico. Tra loro, ci sarà anche una delegazione riminese.
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mer 24 giu 2009 17:29 ~ ultimo agg. 00:00
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Ricevono circa 300 euro in meno di stipendio rispetto alle altre forze di Polizia e devono lavorare 5 anni in più per avere lo stesso trattamento pensionistico. D’altra parte i vigili del fuoco intervengono nelle situazioni più difficili, spesso anche a rischio della vita.

“Noi siamo un corpo dello Stato e siamo fieri di esserlo – ha spiegato Alessandro De Cato Zangoli, del CO.NA.PO Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco di Rimini – però non siamo trattati allo stesso modo degli altri corpi di polizia. Chiediamo di essere inseriti nell’articolo 16 comma 2 della legge 121, che sarebbe il comparto sicurezza. Noi chiediamo lo stesso trattamento economico stipendiale delle altre Forze e anche lo stesso trattamento pensionistico.”

Una protesta non “contro” ma “con” le altre forze di Polizia, nel luogo che ha visto e vede ancora i vigili del fuoco impegnati per il sisma: sono stati ben trentamila gli interventi nelle tre settimane successive al terremoto. Un super lavoro per cui non si sono visti riconosciuti il pagamento degli straordinari.

“I vigili del fuoco di Rimini – ha detto ancora Alessandro De Cato Zangoli – sono attualmente impiegati nell’area del sisma in Abruzzo e obbligatoriamente devono effettuare oltre le 75 ore, limite massimo previsto dalla legge. Queste ore in più sono però obbligati a recuperarle. Quando rientreranno però al comando riminese non potranno farlo per la nota carenza d’organico. Questo è il trattamento che riceviamo dallo Stato…e dire che a L’Aquila ci chiamano angeli”.

Newsrimini.it