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Riccione

Premio Ilaria Alpi. Presentati i vincitori della 15esima edizione

In foto: Serata finale del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi al Palacongressi di Riccione. Alle 21 le premiazioni nella serata condotta da Federica Sciarelli. Stamattina sono stati presentati i vincitori della quindicesima edizione.
Serata finale del premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi al Palacongressi di Riccione. Alle 21 le premiazioni nella serata condotta da Federica Sciarelli. Stamattina sono stati presentati i vincitori della quindicesima edizione.
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sab 20 giu 2009 13:24 ~ ultimo agg. 00:00
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“Morire per Vivere”, questo il titolo del lavoro di Alfredo Macchi sul dramma dell’immigrazione, premiato come miglior reportage italiano breve. A Bernardo Iovine con “Modulazione di frequenze” invece il riconoscimento per il reportage lungo. Tra i migliori servizi da tg la giuria ha scelto il lavoro “Contabile Hamas” di Marc Innaro del Tg3, intervista a un contabile di Hamas intento a risarcire danni di guerra alla popolazione palestinese. Tra i reportage internazionali si è imposta la tedesca Rebecca Gudisch con “Childslaves”, definito un saggio di giornalismo investigativo sul lavoro minorile in India e sull’ipocrisia di un’Europa che finge combatterlo. A Lisa Tormena e Matteo Lolletti, il premio produzione per “Libertà in esilio”, mentre quello per le Tv Locali è andato ad Alessio Lasta di Telelombardia per un servizio sulla seconda generazione di cinesi a Milano. “Le pecore di Acerra” di Edoardo Anselmi si è aggiudicato il premio giovane mentre quello speciale della giuria è andato al documentario di Giovanna Massimetti e Paolo Serbandini dedicato alla giornalista russa Anna Politkosvkaja. “Le mani su Palermo”, coproduzione Raifiction e Magnolia, si è aggiudicato il Premio della Critica mentre quello Internazionale è andato ad un lavoro sulla guerra in Iraq di AYPERI KARABUDA ECER E JASSIM ASSIM AHMAD. Infine menzione speciale per il reportage di 20 minuti sull’omicidio Alpi realizzato da Emanuele Piano e Alessandro Righi per Al Jazeera.

La nota stampa

Questa la rosa dei premiati scelta dalla giuria presieduta da Italo Moretti.

Sezione MIGLIOR REPORTAGE ITALIANO (BREVE)

ALFREDO MACCHI “Morire per vivere” Password, Rete 4

Motivazione: Un reportage intenso, scavato, che ha la capacità di raccontare il dramma dell’immigrazione attraverso le storie e i volti dei protagonisti. Realizzato con uno stile asciutto e senza concessioni alla retorica è un ottimo esempio di giornalismo tv.

Sezione MIGLIOR REPORTAGE ITALIANO (LUNGO)

BERNARDO IOVENE “Modulazione di frequenze” Report, Rai Tre

Motivazione: Una intervista che diventa reportage. Un incalzare di domande precise, puntigliose, documentate mettono allo scoperto l’interlocutore. Iovene con questo pregevole brano di giornalismo televisivo indica la strada ai giovani”

Sezione MIGLIOR SERVIZIO DA TG

MARC INNARO, “Contabile Hamas”, Tg3, Rai

Motivazione: A Gaza devastata e sbarrata alla stampa internazionale, Marc Innaro è riuscito a seguire e a intervistare un contabile di Hamas intento a risarcire danni di guerra alla popolazione palestinese. Una testimonianza rara ed efficace sugli aspetti meno conosciuti di una guerra spietata e contraddittoria.

Sezione: PREMIO MIGLIOR REPORTAGE INTERNAZIONALE

REBECCA GUDISCH “Childslaves” Wdr – Germany

Motivazione: Rappresenta un saggio di giornalismo investigativo, non soltanto un’inchiesta coraggiosa e documentata sul lavoro minorile in India che presenta immagini drammatiche, e al tempo stesso rispettose e sobrie, di una pratica diffusa quanto ingiusta e crudele.

Infatti le pietre estratte dalle cave, in cui lavorano in condizioni primitive e durissime decine di bambini, finiscono poi sui cataloghi patinati dei distributori tedeschi e vengono poi usate per pavimentare strade e piazze delle città della Germania.

Un’inchiesta sull’ipocrisia di un’Europa che fa finta di combattere il lavoro minorile, e si arresta davanti ad un pezzo di carta con qualche timbro. Un lavoro di eccellenza e di passione che merita pienamente il massimo riconoscimento.

Sezione: PREMIO PRODUZIONE

LISA TORMENA e MATTEO LOLLETTI “Libertà in esilio” (produzione indipendente)

Motivazione: Giornalisti arrestati, perseguitati, incarcerati, picchiati e costretti a fuggire dal loro paese. A Parigi, in Francia un rifugio. Un luogo dove curare le ferite del corpo e dell’anima. Dove imparare una nuova lingua. Raccontato con passione e delicatezza dagli autori, questo breve reportage squarcia il velo che nasconde la grande sofferenza di molti giornalisti”.

Sezione:PREMIO TV LOCALI E REGIONALI

ALESSIO LASTA “Hua-Yi – Seconda generazione” Telelombardia – Milano

Motivazione: Ecco la seconda generazione di cinesi a Milano, un popolo che spesso non si racconta. In questo servizio l’autore riesce ad entrare in un mondo sconosciuto e a fotografarne l’integrazione a volte complicata e a volte positiva.

Sezione: PREMIO GIOVANE

EDOARDO ANSELMI “Le pecore di Acerra” Current Tv – Sky (canale 130)

Motivazione: Per la capacità dell’autore di coniugare in maniera disinvolta le caratteristiche dell’inchiesta giornalistica assieme al lato umano delle storie che vedono coinvolti i protagonisti delle vicende narrate. Lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici è una delle piaghe sociali più devastanti, ma anche uno dei temi meno trattati. Si comprende bene il disinteresse delle istituzioni nei confronti delle drammatiche situazioni nelle quali molti abitanti vivono, subendo danni irreparabili alla loro salute. Danni che possono portare alla morte.

Sezione: PREMIO INTERNAZIONALE MIRAN HROVATIN

“Bearing Witness: five years of the Iraq war” di AYPERI KARABUDA ECER E JASSIM ASSIM AHMAD Reuters – in association with Mediastorm

Motivazione: Il 20 marzo 2003 americani ed inglesi invadono l’Iraq dando il la a quella che era stata definita una guerra contro un paese che nascondeva armi di distruzione di massa. A testimoniare gli eventi anche molti giornalisti: 127 di loro hanno perso la vita. Il reportage racconta le testimonianze di questi reporter. Una grande agenzia internazionale: la Reuters. 5 anni di guerra in Iraq raccontati dai loro reporter in susseguirsi di video e di foto che sono la summa di una guerra sporca combattuta contro un nemico invisibile.

Il Premio verrà devoluto a The rory peck/trust, associazione nata per supportare le famiglie dei freelance uccisi durante le guerre.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

GIOVANNA MASSIMETTI e PAOLO SERBANDINI “211: Anna”, Doc 3, RAI 3

Motivazione La giuria dedica un premio speciale a questo bellissimo documentario di Giovanna Massimetti e Paolo Serbandini , che comunica forti emozioni e conoscenza, pur non essendo sotto alcuni profili omogeneo ai canoni dell’inchiesta televisiva ai quali è attualmente improntato il Premio Ilaria Alpi. Dal documentario la passione e l’impegno civile di Anna Politkovskaja emergono sullo sfondo della Russia post sovietica e del nuovo potere, che si è rivelato mortale nemico della libertà di stampa. Rigore nell’analisi e stile narrativo vi fondono mirabilmente, il respiro della testimonianza e i contenuti della più drammatica attualità.

Sezione: PREMIO della CRITICA

“LE MANI SU PALERMO” di Claudio Canepari, Salvo Palazzolo, Piergiorgio Di Cara, Matteo Lena e Fabrizio Marini. Regia Fabrizio Lazzaretti e Matteo Lena

Rai Tre (coprodotta da Raifiction e Magnolia).

Motivazione: Efficace nel racconto, perfetto nelle ricostruzioni di fatti e personaggi. Le mani su Palermo, con il linguaggio della fiction e gli strumenti dell’inchiesta, è entrato nei luoghi in cui si sono mossi i protagonisti: i buoni e i cattivi. Fra pedinamenti e testimonianze inedite, il film ricostruisce le indagini che hanno portato alla cattura, mettendo in luce la ragnatela di omertà e protezionismo che si costruisce intorno ai poteri mafiosi e ai suoi reggenti.

MENZIONE SPECIALE DELL’ASSOCIAZIONE ILARIA ALPI- Comunità Aperta

“ILARIA ALPI’S MURDER” EMANUELE PIANO E ALESSANDRO RIGHI prodotto da Oyibo Productions per AL JAZEERA ENGLISH

Motivazione: per aver raccontato in 20 minuti un caso italiano ancora irrisolto ad un pubblico straniero. Agli autori il merito di aver ricordato anche fuori dall’Italia, nel quindicesimo anniversario dalla morte, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e un caso giudiziario ancora aperto. Le immagini riportano indietro di 15 anni e, attraverso il racconto di testimoni degli eventi, ricostruiscono la fitta ragnatela di interessi, dai soldi della cooperazione italo-somala alle armi e ai rifiuti tossici, nella quale i due giornalisti si sono trovati coinvolti.

Fra gli ospiti della serata di premiazione Reza Saberi, padre di Roxana Saberi, giornalista e regista irano-americana vincitrice del PREMIO ILARIA ALPI FREEDOM OF THE PRESS 2009.

Saberi sarà a Riccione per ritirare il premio a nome di Roxana, corrispondente per sei anni per diverse testate giornalistiche e incarcerata con l’accusa di spionaggio in favore degli USA.

LA SERATA SARA’ IN STREAMING. Sul sito www.ilariaalpi.it il link per vedere la diretta