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Capodanno Rai. Le polemiche di Otranto in Commissione Vigilanza Rai

All’indomani di San Silvestro, a far inviperire Otranto e diversi operatori pugliesi era stato il ritardo con cui la Rai, complice anche lo sforamento della diretta Rai da Rimini, aveva trattato la seconda diretta del palinsesto di Capodanno: quella da Napoli e Otranto, partita a tarda notte e sacrificata, in particolare, nei collegamenti dalla Puglia.
Protesta che trovò un acceso portavoce nell’assessore al turismo della Regione Puglia, Massimo Ostillio (nella foto) che parlò di atteggiamenti lobbistici, per non dire mafiosi, della Rai, pronta a privilegiare il mediocre spettacolo di Rimini a scapito del ricco parterre della diretta campano-pugliese.
E il dente avvelenato laggiù paiono averlo ancora: “Senza dare addosso al cast di Rimini – recita un articolo sul portale LeccePrima.it – il paragone con Otranto era imbarazzante”.
Ma la vicenda è tutt’altro che archiviata e, dopo essere finita in Regione, arriva anche a Roma, dove tre deputati hanno chiesto un’inchiesta alla commissione di vigilanza Rai per avere chiarezza sui termini del contratto tra la Rai e gli enti locali pugliesi. Il vicesindaco di Rimini Maurizio Melucci, che interpellammo in merito, rispose con i numeri dell’auditel e tese comunque la mano in nome di una pax adriatica. Ma se Rimini, sorpresa da tanto clamore si è tirata indietro dal dibattito, scrive LeccePrima rifacendosi al commento di Melucci, a Otranto il brindisi riminese pare essere andato proprio di traverso.
(Newsrimini.it)

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