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AC e FUCI Rimini su università La Sapienza: 'dialogo, non muri'

In foto: L'Azione Cattolica e la FUCI di Rimini intervengono sull'annullamento della visita di Papa Benedetto XVI all'Università La Sapienza di Roma con un documento dal titolo "Quando si vuole ridurre il dialogo a monologo", che pubblichiamo:
L'Azione Cattolica e la FUCI di Rimini intervengono sull'annullamento della visita di Papa Benedetto XVI all'Università La Sapienza di Roma con un documento dal titolo
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mer 16 gen 2008 11:15 ~ ultimo agg. 00:00
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Quando si vuol ridurre il dialogo a monologo.

Quanto è avvenuto in questi giorni all’Università La Sapienza di Roma è conosciuto da tutti: se la decisione della Santa Sede di sospendere la visita di papa Benedetto XVI è pienamente comprensibile in considerazione dello stato di tensione vissuto nelle ultime ore dall’ateneo romano, d’altra parte questo fatto genera sconcerto e tristezza. La FUCI e l’Azione Cattolica della Diocesi di Rimini desiderano far giungere all’opinione pubblica la loro preoccupazione nei confronti di un atteggiamento che protestando di essere libero e laico non accetta il dialogo e vuole piegare la realtà (anche attraverso la manipolazione delle parole altrui) al proprio monologo. Ci rispecchiamo nelle parole di Silvia Sanchini, riminese, Presidente nazionale della FUCI (Universitari Cattolici) che ha affermato «è inaudito che le sterili proteste di un gruppo di faziosi contestatori impediscano al Papa, coraggioso testimone dei nostri tempi, di parlare all’università. È un grave ed illegittimo atto di intolleranza che macchia la coscienza profonda dell’università italiana, luogo da sempre libero ed aperto, di confronto delle idee e del pensiero per tutti coloro che ne fanno parte. Il chiasso e le posizioni ideologiche ed intellettualmente scorrette di pochi hanno pregiudicato l’ascolto e la riflessione di molti». Come diceva George Orwell, non esiste maggiore libertà di poter dire ciò che gli altri non vogliono sentirsi dire. Se negli ultimi anni si sono moltiplicate le occasioni di confronto e serio dialogo tra credenti e non credenti, con contributi di alto livello, tuttavia vanno registrati anche inasprimenti ideologici, conditi dalle esasperazioni mediatiche. Come cattolici ci rifiutiamo di cadere nella trappola di un “muro a muro”: sappiamo che le ragioni della nostra fede possono essere esposte e motivate nel medesimo clima di rispetto e stima tra persone, con cui siamo disposti ad ascoltare le idee di altri. In una società civile il dialogo non può ridursi a tanti monologhi.
Valentina Donati e Luca Arcangeli Presidenti FUCI – Rimini
Stefano Giannini Presidente AC – Rimini

Rimini, 16-1-2008