Indietro
menu
Rimini Rimini Social

Genitori soli, più poveri e che si contendono i figli. Come cambia la famiglia

In foto: In soli 10 anni la famiglia riminese è radicalmente cambiata. Fanno riflettere i dati forniti oggi al convegno nazionale sulla rete dei servizi per la famiglia che si è svolto al teatro degli Atti, nell'ambito delle iniziative del Mese della Famiglia.
In soli 10 anni la famiglia riminese è radicalmente cambiata. Fanno riflettere i dati forniti oggi al convegno nazionale sulla rete dei servizi per la famiglia che si è svolto al teatro degli Atti, nell'ambito delle iniziative del <a href=http://www.comune.rimini.it/primo_piano/pagina509.html target=_blank>Mese della Famiglia</a>.
di    
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
sab 6 ott 2007 12:49 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

A fornire i dati sul territorio locale Alma Bertozzi, coordinatore sociale dell’Ausl di Rimini, che ha redatto un osservatorio sui bisogni delle famiglie prese in carico dal servizio. “Sono aumentate esponenzialmente – ha detto la Bertozzi – le famiglie monogenitoriali, le tradizionali raprpesentano solo il 30%. Preoccupa l’aumento del 98% dei casi di bambini contesi tra genitori che si separano e che abbiamo preso in carico. In crescita anche le richieste di aiuto economico, con un aumento del 250%”. Rimini è in controtendenza rispetto al resto d’Italia per configurazione della popolazione. A fronte di un aumento totale del 7% infatti c’è una crescita di ben il 19% della popolazione minorile. I cambiamenti richiedono anche nuovi servizi. Per far fronte alle diverse esigenze l’assessore alle politiche sociali del Comune di Rimini Stefano Vitali invita pubblico e privato ad una maggiore collaborazione. “Le domande che ci pongono i genitori – ha dichiarato l’assessore Vitali – sono semplici, e noi dobbiamo intervenire su queste, non solo sui casi eccezionali. Per farlo deve diventare la rete dei servizi. Pubblico e privato si devono mettere assieme, senza la pretesa di ognuno di avere la verità in tasca ma con la consapevolezza che insieme siamo una forza che nessun altra città d’Italia ha”.