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Contraffazione: in arrivo nuove norme con multe più basse per i clienti

Un campo enorme, che va dall’uso disinvolto dei marchi nei nuovi mercati asiatici alle bancarelle del mercato, dove è reato anche presentare un’imitazione ingannevole senza specificare che di imitazione si tratta.

La nascita di un Alto Commissariato per la Lotta alla Contraffazione è la conferma che in Italia l’abusivismo commerciale è un problema sempre più pressante. Un problema economico, che lede il commercio regolare; sociale, perché dietro spesso ci sono organizzazioni criminali, ma anche sanitario: “Acquistare un paio di jeans trattati con coloranti nocivi può essere pericoloso”, spiega il generale Giovanni Mainolfi, dell’Alto Commissariato per la lotta alla Contraffazione, intervenuto al Convegno di Riccione.

Per potenziare il contrasto e ovviare alle carenze normative, il Commissariato ha presentato a fine luglio al Ministro Bersani un pacchetto di norme: dallo snellimento delle procedure, in particolare con la possibilità di distruggere subito le merci contraffatte dopo l’incidente probatorio, al taglio delle multe per i clienti, tema spesso dibattutto anche in Riviera. Per chi viene sorpreso a comprare merce abusiva, la sanzione partirà da 200 e non più da 2.000 euro. Oggi le sanzioni vanno da 1.000 a 10.000 euro: 2.000 é la cifra che paga chi regola subito.
Le nuove norme potrebbero essere inserite già nel nuovo decreto sulla sicurezza in discussione in questi giorni o nella prossima Finanziaria.
In Riviera questa estate l’abusivismo commerciale, come ormai da decenni, ha occupato spesso le prime pagine. Ma, ascoltando chi vede la questione da una prospettiva più ampia, si scopre che la Romagna non vive una situazione più critica del resto del paese. “Non é diverso da quello che avviene sulla costa tirrenica o laziale – spiega Mainolfi – o nelle grandi città come Roma, Firenze e Milano”.
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