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Ambiente Rimini

Vendita sede Arpa: dopo risposta Regione, Renzi conferma i dubbi

In foto: Una risposta che lascia molti dubbi aperti. Così il consigliere regionale Renzi di AN commenta la replica dell'assessore regionale all'Ambiente Zanichelli sulla riorganizzazione dell'ARPA di Rimini.
Una risposta che lascia molti dubbi aperti. Così il consigliere regionale Renzi di AN commenta la replica dell'assessore regionale all'Ambiente Zanichelli sulla riorganizzazione dell'ARPA di Rimini.
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lun 6 ago 2007 18:31 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Sotto accusa, in particolare, la vendita della sede di piazza Malatesta.
L’intervento di Renzi:

L’operazione ARPA di Rimini senza ragionevolezza economico- finanziaria

Ci è pervenuta, dopo quattro mesi, la risposta dell’Assessore Regionale all’Ambiente, Lino Zanichelli, alla nostra interrogazione presentata in Consiglio Regionle il 6.3.2007 in merito alla riorganizzazione dell’ARPA di Rimini con particolare riferimento a :

1)vendita dell’immobile di proprietà di Piazza Malatesta al prezzo di Euro 2.100.000;

2)convenienza economica dell’accorpamento delle due sedi di Via Gambalunga e Via Dante (in locazione per un canone complessivo di circa 80.000 euro ) e riunificazione con quella di Piazza Malatesta, nella prossima nuova Sede di Via Settembrini, presa in affitto al prezzo annuo di 340.000 euro per sei anni (2.040.000 euro);

3)trasferimento di molte delle attività svolte a Rimini presso le altre Sedi della Regione.

L’Assessore, pur invocando, “un piano di riposizionamento e di riequilibrio economico-finanziario dell’intera struttura regionale” non risponde ai quesiti posti sulla economicità dell’operazione svolta a Rimini.

Nessuna risposta è stata data sui costi del nuovo affitto dei locali di Via Settembrini che ammonterebbe a circa 340.000 euro annui, se non l’aver ottenuto un diritto di prelazione dalla proprietà per un futuro acquisto.

E’ evidente che le risorse finanziarie provenienti alla vendita dell’immobile di Piazza Malatesta (2.100.000 euro) saranno completamente assorbite dall’affitto nel breve periodo di 6 anni (2.040.000 euro).

Avevamo chiesto se non era economicamente opportuno procedere all’acquisto immediato della nuova sede stipulando un mutuo da ammortizzare con la stessa identica rata pagata per l’affitto di 340.000 euro annui.

In tale modo si sarebbe, almeno, potuto acquisire una nuova sede, quando, invece, dopo appena 6 anni, sarà dissolto l’intero introito proveniente dalla vendita della sede di proprietà e si continuerà a pagare l’affitto o si dovrà pensare a nuovi finanziamenti per l’acquisto.

Per quanto riguarda le attività analitiche di laboratorio, a cominciare dalle analisi delle acque potabili, delle acque superficiali e di scarico, dei fanghi e terreni, degli alimenti, al controllo della legionella, così come tutti i campionamenti richiesti dai privati e dai clienti istituzionali come Nas, Ausl, Comuni, Province, come da noi paventato e anticipato, saranno trasferite dal laboratorio di Rimini ai laboratori delle altre sedi provinciali della Regione.

Al riguardo, sarà potenziato lo ” Sportello per la consegna dei campioni ” ed un corriere quotidianamente dovrà trasportarli nelle altre sedi regionali.

Resteranno a Rimini solo le analisi riguardanti la balneazione delle acque marine costiere e il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee oltre ad un generico sviluppo delle competenze in materia di turismo e ambiente.

Dinnanzi a questa forte riduzione dei servizi, delle attività di analisi e in prospettiva del personale, non era sufficiente, allora, l’immobile di proprietà di Piazza Malatesta, con un superficie adibita oggi a laboratorio di circa 1000 mq. ?

Perché venderlo?

Nonostante i tentativi di giustificazione dell’Assessore, restano pertanto più che mai fondati i nostri dubbi sulla ragionevolezza economico finanziaria dell’operazione, ( vendita della sede di Piazza Malatesta, che oggi sarebbe più che sufficiente. per poi dilapidare il ricavato in 6 anni di affitto) e sulla riorganizzazione dei servizi a favore delle altre sedi regionali di Forli’, Ravenna e Bologna