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Ric. pubblichiamo. Verdi di Rimini: perché astenuti sul PTCP

In foto: Pubblichiamo un intervento con cui i Verdi di Rimini spiegano i motivi della loro astensione sul voto del PTCP in Consiglio Provinciale:
Pubblichiamo un intervento con cui i Verdi di Rimini spiegano i motivi della loro astensione sul voto del PTCP in Consiglio Provinciale:
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mer 1 ago 2007 13:09 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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I Verdi di Rimini hanno scelto di astenersi nel corso della votazione sull’adozione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Pur valutando positivamente gli obiettivi strategici contenuti nel Documento preliminare e in particolare “la sostenibilità come condizione dello sviluppo”, l’arresto del consumo di territorio, la riqualificazione dell’assetto territoriale e urbano, riteniamo che, nella versione proposta, il piano non risponda pienamente a questi enunciati.

I temi della sostenibilità ambientale, territoriale, economica, sociale, istituzionale risultano declinati prevalentemente come obiettivi, ma le indicazioni relative ad essi, in buona parte condivisibili, risultano talvolta in contraddizione tra loro; ad esempio le indicazioni/previsioni di potenziamento infrastrutturale viario del sistema della mobilità (nuova SS 16 e terza corsia A14 tra i più rilevanti) ed il conseguente incremento dell’inquinamento atmosferico a fronte dell’obiettivo di “non incrementare e tendenzialmente ridurre la popolazione esposta all’inquinamento acustico, aeriforme, elettromagnetico”.

Purtroppo gli indirizzi contenuti nel documento preliminare non trovano adeguata attuazione negli elaborati di Piano oggetto di adozione anzi, con la richiesta di significative varianti al Piano Territoriale Paesistico Regionale, si ravvisa la volontà di utilizzare ad usi urbani ulteriori aree rilevanti per la tutela ambientale e specificamente tutelate dal Paesistico. Si continua in sostanza ad erodere le aree libere per usi edificatori.

La scelta di non costituire un sistema di aree protette coerente con la classificazione normativa nazionale e regionale ha comportato la sostanziale riduzione degli investimenti pubblici per la realizzazione e gestione di tali aree, una scelta negativa che chiediamo di superare e che non ha consentito di attuare un sistema integrato di aree protette pienamente coerente con i contenuti della L.R. 6/05 che rivendichiamo quale uno degli obiettivi qualificanti del Piano sia in termini di azioni che di maggiore estensione delle aree al fine di raggiungere e superare il dato medio regionale del 12,6% (a fronte di un 4,7% attuale e del 7% del programma triennale aree protette della Provincia recentemente approvato).

L’obiettivo dell’arresto e della tendenziale riduzione dell’ulteriore espansione urbana su aree esterne al Territorio Urbanizzato, privilegiando nel contempo la ricerca di nuove potenzialità insediative entro lo stesso Territorio Urbanizzato tramite gli interventi di recupero e riqualificazione urbana, di cui alla Parte II Articolo 7.3 non risulta perseguita con strumenti realmente attendibili. E’ il caso di ricordare che le previsioni residenziali non ancora attuate consentirebbero la realizzazione di circa 25.000 nuovi appartamenti per una potenziale crescita di popolazione di circa 60 – 75.000 persone con costi ambientali insostenibili: solo per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, necessario a questa nuova popolazione, servirebbero ulteriori 7 – 11 milioni di metri cubi di acqua.

Inoltre il documento finale di VALSAT (Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale) suscita rilevanti perplessità sulle modalità di formulazione del documento in quanto in essa non si riesce a valutare gli effetti delle azioni previste dal Piano e le misure atte ad impedire gli eventuali effetti negativi e non si ravvisa una adeguata valutazione di sintesi in ordine alla sostenibilità ambientale e territoriale del Piano.

Queste nostre perplessità ed osservazioni sono state esposte all’Assemblea Provinciale, contenute in un documento analitico acquisito agli atti.

Ci auguriamo quindi che nell’ambito del processo di approvazione del Piano, a cui i Verdi daranno un fattivo apporto, siano affrontate e risolte contraddizioni e limiti che abbiamo individuato fugando le ombre che offuscano un piano così importante per il futuro del nostro territorio e riconoscendo ai Verdi un contributo positivo all’azione di governo della Giunta provinciale.

Mario Galasso

Presidente provinciale Verdi della provincia di Rimini