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Bellaria Igea Marina

Risparmio idrico. Da martedì ordinanza in vigore

In foto: Anche il comune di Bellaria Igea Marina adotta l'ordinanza sul risparmio idrico, come già fatto da Rimini e Riccione.
Anche il comune di Bellaria Igea Marina adotta l'ordinanza sul risparmio idrico, come già fatto da Rimini e Riccione.
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lun 30 lug 2007 13:41 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Da domani, dalle 8 alle 21, sarà vietato lavare cortili e automobili e innaffiare giardini e orti. Divieto assoluto anche di riempire piscine e tenere in funzione fontanelle a getto continuo e fontane, a meno che non siano dotate di sistema di riciclo.

Il testo dell’ordinanza

I L S I N D A C O
Visti:
• il DPCM 4/03/1996 (pubblicato su G.U. n. 62 del 14/03/1996) “Disposizioni in materia di risorse idriche”, in particolare il punto 8.2.10, che stabilisce in caso di prevista scarsità di risorse idriche, l’adozione di misure volte al risparmio e alla limitazione degli usi non essenziali;
• il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 maggio 2007 con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza nei territori delle regioni dell’Italia centro – settentrionale interessati dalla crisi idrica che sta determinando una situazione di grave pregiudizio agli interessi nazionali;
• l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3598 del 15/06/2007 recante “Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni dell’Italia centro – settentrionale, interessate dalla crisi idrica che sta determinando una situazione di grave pregiudizio agli interessi nazionali”;
• la Circolare del Presidente del Consiglio dei Ministri prot. 67/2007 del 5/03/2007 recante indicazioni operative per fronteggiare eventuali crisi idriche, ove è si ravvisa “indispensabile che alle attività di previsione, monitoraggio e preannuncio siano affiancate incisive ed efficaci azioni di prevenzione, contrasto e mitigazione, che se pianificate per tempo, possono ridurre in modo significativo i possibili effetti delle eventuali crisi idriche sulla popolazione, sulle colture agricole e sul sistema produttivo”;
Rilevata la necessità ed urgenza, nell’attuale contesto di emergenza idrica, di adottare una serie di misure di carattere straordinario finalizzate a governare in modo unitario e maggiormente incisivo l’utilizzo delle risorse idriche disponibili per garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l’uso alimentare, domestico e igienico;
Ritenuto che la situazione imponga l’adozione di misure urgenti al fine di evitare un grave pregiudizio agli interessi collettivi;
Considerato il carattere di contingibilità e urgenza per preservare la maggiore quantità di risorsa disponibile all’uso umano e alimentare e di ridurre conseguentemente i prelievi di acqua potabile dall’acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli primari;
Preso atto della necessità di adottare tutti i provvedimenti necessari per un utilizzo razionale e corretto dell’acqua, al fine di un contenimento del consumo e di un risparmio della risorsa idrica, conformemente a quanto stabilito dagli altri Comuni della Provincia di Rimini;
Visto l’art.98 del D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” che prevede che “coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottino le misure necessarie all’eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi”;
Visto l’art. 50 del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 “Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali”;
Visto lo Statuto Comunale;
 
O R D I N A
a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell’acqua derivata dal pubblico acquedotto agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici,
 
V I E T A
a tutti gli utenti del pubblico acquedotto, fino al 30 settembre 2007 negli orari compresi dalle 08.00 alle ore 21.00, l’impiego dell’acqua per:
·         il lavaggio di aree cortilizie e piazzali;
·         il lavaggio domestico di veicoli a motore;
·         l’ innaffiamento dei giardini, orti e prati;
·         senza limite di orario il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo;
·         il funzionamento di fontane pubbliche o private è consentito solo se dotate di apparecchiature per il ricircolo dell’acqua;
·         il funzionamento delle fontanelle è consentito solo se provviste del rubinetto temporizzato;
·         è escluso dalle sopraddette limitazioni, fino ad eventuali nuove disposizioni, il consumo di acqua oggetto di contratti di somministrazione per attività imprenditoriali e similari;
 
O R D I N A
al gestore del servizio idrico integrato, al gestore del servizio di manutenzione del verde pubblico e all’ufficio ambiente di provvedere alla chiusura delle fontane ornamentali, non provviste del sistema di ricircolo, nonché delle fontanelle di erogazione prive del rubinetto temporizzato fino al 30 settembre 2007 ed a quanto opra riportato;
 
A V V E R T E
che le inadempienze ai suddetti ordini e divieti saranno sanzionate ai sensi dell’art. 7 bis, comma 1° bis, del D. Lgs. 18/08/2000 n. 267 e che la sanzione sarà imputata in solido a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove tali inadempienze avranno luogo;
 
I N V I T A
la cittadinanza ad adottare ogni utile accorgimento teso ad attuare un risparmio idrico;
 
D I S P O N E
che la presente ordinanza venga trasmessa alla Polizia Municipale per il controllo e l’ accertamento delle relative violazioni;
che venga inoltre trasmessa:
·         al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
·         alla Regione Emilia Romagna – Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua;
·         alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Rimini;
·         alla Provincia di Rimini – Servizio Ambiente;
·         all’ ATO di Rimini;
·         a HERA di Rimini;
·         alla Società Romagna Acque;
·         all’ ARPA – Sezione Provinciale di Rimini;
·         alla Protezione Civile.
 
Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 21/bis della legge n. 241/1990 il presente atto si intende efficace dalla data di pubblicazione all’Albo Pretorio Comunale.
 
A V V E R S O
il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regione dell’Emilia Romagna entro 60 giorni, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni dalla data di pubblicazione.