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Riccione

Il sindaco firma ordinanza per limitazione consumo idrico

In foto: Dopo Rimini, anche Riccione adotta misure per l'emergenza idrica. Le principali indicazioni sono le stesse:
Dopo Rimini, anche Riccione adotta misure per l'emergenza idrica. Le principali indicazioni sono le stesse:
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ven 27 lug 2007 11:29 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Dalle 8 alle 21 è vietato lavare cortili e automobili e innaffiare giardini e orti.
Divieto assoluto anche di riempire piscine e tenere in funzione fontanelle a getto continuo e fontane, a meno che non siano dotate di sistema di riciclo.
Le limitazioni, per ora, non riguardano l’uso di acqua da parte delle imprese. I trasgressori saranno puniti con multe tra i 25 e i 500 euro.
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Il testo dell’ordinanza firmata dal sindaco Daniele Imola:

Ordinanza sindacale – Emergenza Idrica – Limitazione al consumo di acqua potabile nel territorio comunale di Riccione.
IL SINDACO

Visti:
il DPCM 4/03/1996 (pubblicato su G.U. n. 62 del 14/03/1996) “Disposizioni in materia di risorse idriche”, in particolare il punto 8.2.10 che stabilisce, in caso di prevista scarsità di risorse idriche, l’adozione di misure volte al risparmio e alla limitazione degli usi non essenziali;

il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 maggio 2007, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza nei territori delle regioni dell’Italia Centro Settentrionale interessati dalla crisi idrica che sta determinando una situazione di grave pregiudizio agli interessi nazionali;

l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3598 del 15/06/2007 recante “Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle regioni dell’Italia centro settentrionale, interessate dalla crisi idrica che sta determinando una situazione di grave pregiudizio agli interessi nazionali”;

la Circolare del Presidente del Consiglio dei Ministri prot. 67/2007 del 5/03/2007 recante indicazioni operative per fronteggiare eventuali crisi idriche, ove si ravvisa “indispensabile che alle attività di previsione, monitoraggio e preannuncio siano affiancate incisive ed efficaci azioni di prevenzione, contrasto e mitigazione che, se pianificate per tempo, possono ridurre in modo significativo i possibili effetti delle eventuali crisi idriche sulla popolazione, sulle colture agricole e sul sistema produttivo;

Preso atto della nota di Hera s.r.l. n. 16689/07 datata 20/07/2007, che nell’attuale contesto di emergenza idrica ritiene che i Comuni della Provincia di Rimini debbano adottare tutti i provvedimenti necessari ad un utilizzo razionale e corretto dell’acqua finalizzato ad un contenimento del consumo ed ad un risparmio delle risorsa idrica;

Rilevata la necessità ed urgenza di adottare una serie di misure di carattere straordinario finalizzato a governare in modo unitario e maggiormente incisivo l’utilizzo delle risorse idriche disponibili per garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l’uso alimentare, domestico, igienico;

Ritenuto che la situazione imponga l’adozione di misure urgenti al fine di evitare un grave pregiudizio agli interessi collettivi;

Considerato il carattere di contingibilità e urgenza per preservare la maggiore quantità di risorsa disponibile all’uso umano e alimentare e di ridurre conseguentemente gli emungimenti di acqua potabile dall’acquedotto pubblico per scopi diversi da quelli primari;

Visto l’art.98 del D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” che prevede che “coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottino le misure necessarie all’eliminazione degli sprechi ed alla riduzione dei consumi”;

Visto l’art. 50 del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 “Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali”;

Vista la Legge n. 689 del 24.11.1981 “Modifiche al sistema penale e sanzionatorio”;

ORDINA

a tutti gli utenti di limitare il prelievo e il consumo dell’acqua derivata dal pubblico acquedotto, agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici.

VIETA

a tutti gli utenti del pubblico acquedotto, da oggi fino al 30 settembre 2007 :
negli orari compresi dalle 08.00 alle ore 21.00, l’impiego dell’acqua per:
· il lavaggio di aree cortilizie e piazzali;
· il lavaggio domestico di veicoli a motore;
l’ innaffiamento dei giardini, orti e prati.
senza limite di orario il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo.
Il funzionamento di fontane pubbliche o private è consentito solo se dotate di apparecchiature per il ricircolo dell’acqua. Il funzionamento delle fontanelle è consentito solo se provviste del rubinetto di arresto.
E’ escluso dalle sopraddette limitazioni, fino ad eventuali nuove disposizioni, il consumo di acqua oggetto di contratti di somministrazione per attività imprenditoriali e similari.

ORDINA

al gestore del servizio idrico integrato ed al gestore del servizio di manutenzione del verde pubblico di provvedere alla chiusura delle fontane ornamentali, non provviste del sistema di ricircolo, nonché delle fontanelle di erogazione prive del rubinetto di arresto, fino al 30 settembre 2007.

AVVERTE

che le inadempienze ai suddetti ordini e divieti saranno sanzionate a norma di legge nella misura compresa tra 25 Euro e 500 Euro, e che la sanzione sarà imputata in solido a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove tali inadempienze avranno luogo.

INVITA

– la cittadinanza ad adottare ogni utile accorgimento teso ad attuare un risparmio idrico ed in particolare:
a montare nei rubinetti gli appositi dispositivi frangigetto, che mediante la miscelazione di aria e acqua possono consentire un risparmio idrico fino al 50%;
a non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di piatti o verdure, ma solo nella fase di risciacquo;
a preferire la doccia al bagno (ciò consente un risparmio d’acqua fino al 75% se si ha l’accortezza di chiudere l’acqua mentre ci si insapona);

DISPONE

che la presente ordinanza venga trasmessa alla Polizia Municipale e al Comando dei Carabinieri e alla Questura di Rimini per il controllo e l’ accertamento delle relative violazioni;

e venga inoltre trasmessa:
al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
alla Regione Emilia Romagna – Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua;
alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Rimini;
alla Provincia di Rimini – Servizio Ambiente;
all’ ATO Rimini;
a HERA Rimini;
alla Società Romagna Acque;
all’ ARPA – Sezione Provinciale di Rimini;
al SETTORE Politiche sociali/Qualità ambientale – UFFICIO AMBIENTE comunale;

AVVERSO

il presente provvedimento può essere promosso ricorso avanti al TAR competente entro sessanta (60) giorni dalla data di emissione della presente ordinanza o, in alternativa, con ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi (120) giorni.

Dà mandato:
– al Servizio AA.GG. di provvedere all’affissione all’Albo Pretorio comunale del presente provvedimento, per tutto il tempo di validità dello stesso;
– al Servizio Ambiente di dare massima diffusione del presente provvedimento alla cittadinanza, mediante gli strumenti di comunicazione che si riterranno più idonei.