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Cronaca Rimini

Ancora un blitz antiabusivismo. Extracomunitari chiedono di poter lavorare

In foto: Questa mattina, poco dopo le otto, nuovo blitz antiabusivismo a Rimini all'altezza dei bagni 107 e 108.
Questa mattina, poco dopo le otto, nuovo blitz antiabusivismo a Rimini all'altezza dei bagni 107 e 108.
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ven 6 lug 2007 19:00 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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All’opera Polizia, Carabinieri, Vigili, Guardia di Finanza e Capitaneria.
Dopo l’intervento un centinaio di extracomunitari si è radunato davanti al bagno 127, per una manifestazione improvvisata per organizzare una sorta di ‘resistenza’ contro i controlli delle forze dell’ordine. Resistenza pacifica, ma che ha movimentato la mattinata sulla riviera. “Sono stati attimi difficili – ha raccontato all’Ansa Walter Antonelli, gestore del bagno – gli extracomunitari, avvertiti dai loro ‘pali’, si sono radunati tutti insieme in riva al mare e sono rimasti lì per un’ora e mezza”. Alla fine non ci sono stati arresti, ma polizia, carabinieri e vigili urbani hanno individuato 21 venditori marocchini, senegalesi e bangladesi e sequestrato vestiti, bigiotteria e manufatti etnici di legno. Alcuni di loro hanno fatto presente alle autorità comunali la loro necessità di lavorare regolarmente. La risposta del Comune è arrivata per bocca dell’assessore alla polizia municipale Roberto Biagini: “Alcuni di loro – ha detto sempre all’Ansa- hanno un pietismo di facciata per intenerire le persone, ma non sono degli sprovveduti. Quanti italiani devono pagare tasse e affitti e hanno difficoltà economiche? Spesso gli immigrati che vendono sulla spiaggia sono solo persone arroganti che non ci pensano due volte a menare le mani. Le cause sociologiche non mi interessano: quello che fanno è un reato e va perseguito anche se loro sperano di godere di pietismo e immunità”.