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Rimini

Nuova Questura, il sindaco scrive ad Amato: serve appoggio del Ministero

In foto: Per la nuova Questura di Rimini qualcosa si muove, ma occorre il concreto e solerte appoggio del Ministero. Lo scrive il sindaco di Rimini Alberto Ravaioli in una lettera al Ministro dell’Interno Giuliano Amato:
Per la nuova Questura di Rimini qualcosa si muove, ma occorre il concreto e solerte appoggio del Ministero. Lo scrive il sindaco di Rimini Alberto Ravaioli in una lettera al Ministro dell’Interno Giuliano Amato:
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mar 26 giu 2007 17:13 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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“Gentilissimo Signor Ministro,
mi corre l’obbligo di informarLa circa i recenti sviluppi legati alla realizzazione della nuova sede della Questura di Rimini che- come a Lei è sicuramente ben noto- ha purtroppo subito molteplici rallentamenti a causa del tormentato rapporto tra privato costruttore e organismi dello Stato.
Inutile ribadirLe l’importanza, la strategicità che ha la nuova sede nell’attuare una organizzazione che renda ancora più efficaci le politiche della sicurezza per un territorio che è vetrina del Paese per molti mesi all’anno. La comunità riminese attende dal 1998 la nuova sede della Questura, ha sacrificato parte del suo territorio per poterne contare e- nonostante siano trascorsi quasi due lustri- non ha mai potuto godere dei benefici che a questo punto le sarebbero più che dovuti.
La vicenda ha avuto ed ha strascichi legali sui quali l’Amministrazione Comunale- interpretando le aspettative della cittadinanza pur non essendo direttamente coinvolta- ha scelto di assumere un ruolo attivo, esercitando le debite e legittime pressioni affinché l’opera si sbloccasse.
Ora pare essersi aperto uno spiraglio concreto. Il privato attuatore ha deciso di riavviare i lavori per il completamento della nuova sede, informando che l’immobile sarà presumibilmente pronto ed agibile entro la fine dell’anno in corso.

Gentilissimo Signor Ministro,

occorre un’iniziativa forte, attenta, precisa del Suo Ministero nella direzione di concludere positivamente, in tempi adeguati e con reciproca soddisfazione, le modalità di locazione del fabbricato, permettendo lo spostamento degli uffici della Questura dall’angusta e scomoda ubicazione attuale alla sede nuova.
Le chiedo questo a nome dell’intera comunità riminese e di tutto il territorio riminese. Non possiamo rischiare che a fine anno, ad immobile pronto per la consegna, si rimanga nell’indeterminatezza che è anticamera della paralisi. Certo, bisogna anche superare- ovviamente nel pieno rispetto delle leggi- le frizioni personali o le questioni individuali. E’ necessario. Rimini ha fatto alla fine degli anni Novanta la scelta di avere una nuova Questura, le ha destinato un luogo consono, ogni giorno la vede pronta ma non abitata, non si è mai tirata indietro per promuovere una svolta positiva della storia. Altri ritardi, altri ripensamenti, altri cambiamenti di rotta non saranno tollerati, da qualunque parte essi dovessero venire.
Nel ringraziarLa per la sua attenzione, sono a chiederLe un incontro personale al fine di illustrare i recenti accadimenti di una storia che da troppo tempo sì langue per colpe precise ma oggi ha assoluto bisogno di contare su una positiva conclusione. Rimini non può più attendere.”