Indietro
menu
Rimini

Palas, saltato l'ostacolo. I lavori rispetteranno le tappe previste

In foto: I lavori per il nuovo palacongressi di Rimini rispetteranno i tempi inizialmente previsti. In una riunione, nel pomeriggio, soci pubblici e privati hanno deciso di non tener conto della sentenza dell'autorità di vigilanza che invitava a ricorrere al bando europeo. La nota di Riminifiera:
I lavori per il nuovo palacongressi di Rimini rispetteranno i tempi inizialmente previsti. 
In una riunione, nel pomeriggio, soci pubblici e privati hanno deciso di non tener conto della sentenza dell'autorità di vigilanza che invitava a ricorrere al bando europeo.
La nota di Riminifiera:
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 15 mag 2007 18:38 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

In merito all’iter di costruzione del nuovo Palacongressi riminese, Rimini Fiera SpA in pieno accordo con i Soci pubblici (Comune, Provincia e Camera di Commercio) ha deciso oggi, dopo un’attenta valutazione anche derivante dagli autorevoli pareri legali commissionati ad esperti di livello nazionale, di proseguire fino al completamento nella procedura precedentemente avviata, garantendo così il rispetto della tempistica di edificazione del nuovo sito congressuale. Ciò nell’assoluto rispetto delle normative di legge.

Lo scorso mese di marzo, l’Autorità per la Vigilanza sui lavori pubblici aveva espresso parere sfavorevole in merito all’utilizzo delle norme di diritto privato adottate dalla società “Palazzo dei Congressi” – controllata da Rimini Fiera – nelle procedure per l’appalto di realizzazione del nuovo Palacongressi riminese.

Norme di diritto privato secondo le quali si sta invece comunemente procedendo in campo nazionale per opere analoghe con il protagonismo di numerose fiere, o di società create dalle stesse, peraltro, fino ad oggi, avallate in questo percorso dalla costante giurisprudenza non solo italiana ma anche di rango comunitario.

Rimini Fiera, sin dall’inizio, non aveva dunque condiviso il parere dell’Autorità per la Vigilanza e questo tipo di giudizio negativo è ora confermato nel merito dai consulenti legali di indiscussa autorevolezza.

I pareri legali che hanno approfondito la fattispecie del caso del nuovo Palazzo dei Congressi indicano infatti come Rimini Fiera sia svincolata dal rispetto del nuovo codice dei contratti e dall’interpretazione che ne viene data dall’Autorità per la Vigilanza.

Più specificatamente, i pareri legali richiesti sostengono che l’iter di appalto dei lavori per il nuovo Palacongressi di Rimini non può rientrare nel vincolo della nuova normativa per la ragione che la procedura avviata ad iniziare dal febbraio 2006 deve avere un suo completamento formale secondo le norme previgenti e il nuovo codice degli appalti entrato in vigore nel luglio 2006 non può in alcun modo avere valore retroattivo.

Dunque, la procedura legittimamente avviata, prima dell’entrata in vigore del Codice dei contratti pubblici, senza attenersi all’evidenza pubblica, può essere portata a compimento senza con ciò disattendere le conclusioni della deliberazione dell’Autorità di Vigilanza.

La questione è inoltre stata portata all’attenzione dell’AEFI Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, la quale ha pienamente concordato sulla necessità di esprimere una forte iniziativa nei confronti del Governo e dei gruppi parlamentari così da riassicurare nella forma e nella sostanza alle società fieristiche italiane le stesse condizioni normative che sono garantite agli altri competitors europei.