Indietro
menu
Rimini Sanità

Ospedale Infermi: inaugurata nuova sede psicopatologie adolescenza

In foto: Da oggi l'ospedale Infermi di Rimini ha una struttura dedicata alla cura delle psicopatologie dell'adolescenza.
Da oggi l'ospedale Infermi di Rimini ha una struttura dedicata alla cura delle psicopatologie dell'adolescenza.
di    
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 25 mag 2007 18:57 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 4 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il servizio, che coiunvolge anche le Ausl dell’area Vasta, si colloca nell’ambito dell’unità operativa di neuropsichiatria infantile ed è esclusivamente dedicato ai ragazzi dai 14 ai 18 anni.
Nel 2005, in Regione, 90 adolescenti con problemi psichici sono stati ricoverati in reparti di Psichiatria per adulti. A Rimini i 340 minori ricoverati, sono stati accolti nel servizio specifico a loro dedicato dipendente dall’unità operativa di neuropsichiatria infantile.
Questo fa dell’ospedale Infermi una delle poche strutture che offrono servizi di questo tipo in Italia. Da qui la necessità di una sede specifica dedicata solo ai ragazzi dai 14 ai 18 anni affetti da gravi disturbi psichici.
Due stanze di degenza e primo intervento, un’ infermieria, un soggiorno per le attività educativo – espressive, una sala da pranzo e una stanza per i colloqui. I nuovi locali, adiacenti al servizio psichiatrico di diagnosi e cura, sono stati dedicati a due dottoresse che hanno operato nei servizi di salute mentale dell’ospedale Infermi scomparse recentemente Fiammetta Francini e Lidia Zappieri.
I nuovi locali sono stati benedetti dal Vicario Generale della Diocesi di Rimini Monsignor Aldo Amati.

Il documento dell’Ausl di Rimini sul nuovo servizio:

Il Servizio ospedaliero di Psicopatologia Adolescenziale, collocato nell’ambito dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile, è mirato ad affrontare emergenze di breve termine di natura psichiatrica, in pazienti nella fascia d’età tra i 14 e i 18 anni. Si tratta di una struttura di ricovero per minori affetti da gravi disturbi psichici in fase acuta, correlati a patologie psichiatriche dell’adolescenza. Esempi di patologie che possono richiedere un ricovero nella struttura sono: psicosi all’esordio, tentati suicidi, gravi disturbi ossessivo compulsivi, della condotta e di personalità.

Il Servizio è dotato di due posti letto di degenza ordinaria e due posti di day hospital e sarà utilizzato da pazienti riminesi, ma anche provenienti dalle aziende sanitarie dell’Area Vasta Romagna (Cesena, Forlì e Ravenna).

Modalità di accesso
Il ricovero urgente in degenza ordinaria viene proposto dal Pronto Soccorso generale e accolto dai neuropsichiatri infantili dell’equipe ospedaliera di Neuropsichiatria Infantile.

L’accesso programmato, in degenza ordinaria o in day hospital, viene proposto dai Servizi Territoriali di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza e viene accolto dai medici della Neuropsichiatria Infantile Ospedaliera. I Servizi territoriali e ospedalieri collaborano in stretto contatto durante tutto l’iter sanitario del paziente.

Finalità del ricovero
La finalità del ricovero è fornire un trattamento terapeutico, integrato, breve e ad alta intensità con l’utilizzo di tutti gli strumenti della neuropsichiatria infantile tramite percorsi condivisi.

Il periodo del ricovero non deve essere vissuto dal paziente come un periodo di punizione o vuoto, ma deve consentire, a partire dal distacco dagli elementi di stress dell’ambiente di origine, di compiere un percorso terapeutico che porti alla risoluzione della fase di crisi. Questo percorso, schematicamente, può prevedere:
una prima fase di ambientazione-rassicurazione (sensazione di essere accettati, capiti, che vi è interesse per il proprio benessere);
una seconda fase di focalizzazione sia degli elementi che hanno portato alla crisi, sia degli aspetti positivi su cui si può puntare per la costruzione di un reinserimento in un normale percorso di autonomia e, più in generale, di vita.

Tutte le figure professionali che intervengono operativamente nella struttura (educatori, infermieri, medici, psicologi) hanno una funzione terapeutica che viene attuata attraverso le specifiche tecniche ed ambiti di competenza, ma che prevede per tutti uno stile comune di relazione, che si richiama a precisi riferimenti tecnici.

Requisiti strutturali
Gli ambienti dedicati all’emergenza psichiatrica sono collocati in contiguità con il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) con un percorso di accesso separato da quello dell’utenza per adulti. La struttura prevede la possibilità di ospitare anche i familiari, quando ritenuto opportuno dal clinico curante.

Le due stanze di degenza e i relativi servizi possiedono struttura, arredi e attrezzature tali da garantire la sicurezza e l’incolumità della persona. Il Servizio è dotato di un locale adibito ad assistenza sanitaria di primo intervento e infermieria; di un locale adibito al soggiorno e ad attività educativo-espressive nonché al consumo dei pasti; di una stanza per colloquii psicologici e per attività educativa.

Requisiti organizzativi
La struttura garantisce assistenza 24 ore su 24 tramite figure professionali individuate allo scopo. L’accoglienza e la presa in carico è effettuata da un medico specialista in neuropsichiatria infantile. Oltre ad un’adeguata dotazione di medici ed infermieri, il Servizio si avvale dell’apporto di educatori professionali e psicologi.

La dimissione del paziente è effettuata nel contesto di un progetto che coinvolge la famiglia e le strutture territoriali di Neuropsichiatria Infantile. Per ogni utente esiste un Progetto terapeutico personalizzato, di cui è responsabile il Servizio di Neuropsichiatria Infantile inviante, e un Piano terapeutico specifico, che definisce gli specifici interventi intensivi diagnostici e terapeutici erogati dalla struttura e la durata della permanenza.

Tale piano viene elaborato dall’equipe della struttura in collaborazione col Servizio inviante. Con quest’ultimo sono previsti periodici incontri di valutazione e verifica.

Nell’anno 2005 sono stati ricoverati, nella Neuropsichiatria Infantile di Rimini, 340 minori, con un tasso di ospedalizzazione del 75,2 per diecimila. Il dato è complessivamente in linea con quello della regione. “Con la differenza – ha spiegato il dottor Renato Moschen, responsabile del Servizio – che nel resto della regione vi sono stati 90 ricoveri di adolescenti in reparti di Psichiatria adulti, qui da noi nessuno”. Quello riminese è infatti uno dei primi servizi ospedalieri di questo tipo.

La cerimonia di inaugurazione è stata aperta dal Direttore Generale dell’Azienda Usl di Rimini Marcello Tonini che ha sottolineato l’aspetto di “integrazione, tra ospedale e territorio, che questo Servizio rappresenta”.

Il dottor Angelo Fioritti, responsabile del Servizio Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna, ha invece ribadito l’unicità di questo servizio riminese, “il cui iter è stato attivato anche con la mia collaborazione, quando ero responsabile dei servizi di salute mentale e poi Direttore Sanitario di questa A.Usl.”. Fioritti ha sottolineato anche che “un servizio come questo consente di prendersi cura adeguatamente degli adolescenti senza far loro vivere esperienze come quelle dei ricoveri in Psichiatria adulti che possono essere traumatizzanti”. Lodata quindi l’ottica di collaborazione tra le aziende sanitarie dell’Area Vasta Romagna.

Nel corso della presentazione la dottoressa Silvia Tagliavini, già Direttore dell’U.O. di Psichiatria dell’Infermi, ha rivolto un ricordo alle dottoresse Fiammetta Francini e Lidia Zappieri, operatrici dell’Unità Operativa, entrambe scomparse in giovane età, recentemente. A loro è stata, tra l’altro, dedicata una targa all’interno del nuovo Servizio, scoperta oggi alla presenza dei congiunti delle due dottoresse. Il vicario generale della Diocesi di Rimini, Monsignor Aldo Amati, ha dunque impartito la benedizione ed è stato effettuato il e taglio del nastro da parte del Direttore Generale Marcello Tonini.