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Rimini

Il Dna che unisce. In Università presentata una ricerca internazionale

In foto: Rimini e l'Alta Valmarecchia unite dal Dna. Questo uno dei risultati della ricerca presentata oggi nell'aula magna dell'Università di Rimini.
Rimini e l'Alta Valmarecchia unite dal Dna. 
Questo uno dei risultati della ricerca presentata oggi nell'aula magna dell'Università di Rimini.
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gio 24 mag 2007 17:54 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Non bastasse lo stesso prefisso telefonico (sono 12 i comuni della provincia di Pesaro Urbino con lo 0541 come quelli del riminese), non bastasse la volontà espressa dai cittadini col referendum di dicembre, adesso ad avvicinare l’Alta Valmarecchia alla provincia di Rimini c’è anche il Dna. A testimoniarlo, percorrendo un viaggio a ritroso nelle radici genetiche del territorio, è stata una ricerca che ha visto impegnate l’università di Bologna, quella politecnica delle Marche e l’istituto di medicina legale di Berlino. Obiettivo puntato sul cromosoma Y, quello maschile, con dati ottenuti dall’analisi di campioni prelevati da centinaia di volontari. I risultati, che saranno pubblicati anche su un importante rivista internazionale, testimoniano come il patrimonio genetico riminese sia simile a quello della Valmarecchia ma anche a quello di buona parte delle Marche. Il ceppo originario del Dna ha subito quindi modifiche simili (risalenti probabilmente all’epoca romana) e dovute alla vicinanza dei due territori. Il nord Italia, territorio riminese compreso, (a differenza del sud della penisola) rientra poi nel cosiddetto corridoio del Nord avendo notevoli affinità con l’europa settentrionale. Dall’analisi è poi emersa una curiosità, degna di essere approfondita con ulteriori ricerche: la variabilità tra costa ed entroterra. Tra gli abitanti della riviera esistono infatti alcune linee genetiche, assenti al di fuori della costa, provenienti dal Medio Oriente e frutto probabilmente degli antichi commerci di ambra.