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Sanità Santarcangelo

Al Franchini riesplode il caso Montanari. Renzi (AN) attacca, l'Ausl risponde

In foto: Torna alla ribalta il caso della dottoressa Montanari, da quasi un anno destituita dal ruolo di responsabile del reparto di oncologia dell'ospedale di Santarcangelo. AN attacca, l'Ausl replica.
Torna alla ribalta il caso della dottoressa Montanari, da quasi un anno destituita dal ruolo di responsabile del reparto di oncologia dell'ospedale di Santarcangelo. AN attacca, l'Ausl replica.
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mar 15 mag 2007 09:19 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Si nasconderebbero l’ombra del mobbing e la logica clientelare nel meccanismo delle nomine ai vertici della sanità pubblica riminese, dietro il demansionamento della dottoressa Giuliana Montanari.
È quanto sostiene il consigliere regionale di AN Gioenzo Renzi che sul caso ha già presentato due interrogazioni all’assessore regionale alla sanità Bissoni. Dall’88 medico chirurgo all’ospedale Franchini di Santarcangelo, la dottoressa Montanari è specializzata in interventi chirurgici al seno e ne ha eseguiti più di 600. Fino al giugno 2006 per più di un anno e mezzo, ha ricoperto il ruolo di responsabile del reparto oncologico di chirurgia al seno e da quasi un anno, non è più operativa. Le pazienti della dottoressa, autorganizzate, hanno già raccolto 1.500 firme che sono state consegnate in comune al sindaco di Santarcangelo, e lì giacciono ormai da mesi.
Una vicenda dai contorni poco chiari che male si addice, a detta del consigliere regionale di AN, ad un’azienda sanitaria.
L’ospedale Franchini, a fine mese, sarà l’unico in tutta la Romagna ad avere la nuova apparecchiatura per la radioterapia per la cura del tumore al seno, ed è costato a regione e privati 800 mila euro.
Intanto, Renzi passa ai fatti con una raccolta di firme e un appello all’Assessore Regionale alla Sanità per fare luce sul caso della dottoressa Montanari. La sottoscrizione partirà sabato in Piazza Tre Martiri a Rimini.

L’Ausl di Rimini ha replicato con una nota firmata dal direttore Tonini:

In riferimento alla conferenza stampa tenuta dal consigliere regionale e presidente provinciale di An Gioenzo Renzi, in relazione all’ospedale di Santarcangelo, il Direttore Generale dell’Azienda Usl di Rimini, dottor Marcello Tonini, rilascia la seguente dichiarazione.

“Credo che sia arrivato il momento di rispondere in maniera decisa alle reiterate e strumentali polemiche che da mesi si stanno ripetendo riguardo all’Ospedale di Santarcangelo e alla dottoressa Giuliana Montanari.
Riguardo alle accuse di scarsa trasparenza sulla riorganizzazione della Chirurgia Generale di Santarcangelo, va precisato che le scelte effettuate rispondono al Progetto di riqualificazione di tutta l’attività legata alla senologia basato sui seguenti punti:
1) la concentrazione nell’unico polo aziendale di Santarcangelo dei chirurghi che, in azienda, hanno maggiore competenza ed esperienza riguardo al trattamento chirurgico del tumore al seno, e pertanto alla dottoressa Montanari che già operava al Franchini, si sono affiancati il dottor Antonio Manzo e il dottor Domenico Samorani;
2) potenziamento delle attrezzature e tecnologie diagnostiche e terapeutiche più all’avanguardia presso lo stesso ospedale con acquisizione, tra l’altro, del mammotome per l’individuazione del tipo di neoplasia e del mammografo digitale;
3) potenziamento dell’attività di chirurgia ricostruttiva in collaborazione con la qualificata equipe del dottor Grisotti di Milano;
4attivazione di un percorso di riabilitazione e recupero funzionale per le donne che hanno subito mastectomia, in collaborazione con la Fisiatria aziendale, il tutto di concerto e in collaborazione con l’associazione Crisalide.

La bontà del Progetto e della realizzazione organizzativa e operativa che ne è seguita è dimostrata sia dai dati d’attività, sia dal riconoscimento della Regione che ha individuato Santarcangelo per la collocazione di uno dei quatto IORT (apparecchiatura per la radioterapia intraoperatoria) previsti sul territorio emiliano romagnolo. Scelta che fa di Santarcangelo il polo di riferimento in Romagna per questo tipo di attività.
Va tenuto presente che comunque la Chirurgia Generale di Santarcangelo non si occupa solo di chirurgia della mammella, ma estende la sua attività agli altri ambiti di chirurgia generale, con l’effettuazione di oltre 700 interventi l’anno.

Riguardo alla situazione della dottoressa Giuliana Montanari, va ribadito che non ha subito alcun demansionamento, anzi, fino al momento della sua assenza, nell’ambito del Progetto che prevedeva l’ampliamento dell’equipe di riferimento, il suo ruolo è stato valorizzato dal direttore dottor Montesi, tanto che ha effettuato la maggior parte degli interventi di chirurgia della mammella. Solo la sua assenza ha determinato una mancata opportunità di ulteriori riconoscimenti professionali.
Comunque la lunga assenza della dottoressa per malattia, a paritre dal maggio 2006, non ha inficiato la buona prosecuzione del Progetto, che anzi, si è ulteriormente ampliato grazie al maggior impegno degli altri professionisti. Tant’è vero che nel 2006 a Santarcangelo sono stati effettuati 273 interventi di chirurgia della mammella contro i 165 dell’anno precedente. Si ribadisce altresì che non vi è alcun ostacolo al rientro in servizio immediato della dottoressa Montanari qualora le sue condizioni di salute lo consentano, nell’ambito delle regole professionali che governano l’attività chirurgica.
Si spera che nessuno voglia continuare a strumentalizzare questa situazione, col solo risultato di provocare danni all’ospedale di Santarcangelo”.