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Fabbri e Rossini ai sindaci: il Trasporto Pubblico Locale va riorganizzato

In foto: Il Trasporto Pubblico Locale riminese va riorganizzato al più presto, per invertire la tendenza negativa degli ultimi anni in termini di efficienza.
Il Trasporto Pubblico Locale riminese va riorganizzato al più presto, per invertire la tendenza negativa degli ultimi anni in termini di efficienza.
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gio 19 apr 2007 17:36 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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L’impellenza è stata ricordata ai sindaci riminesi dal presidente della Provincia Fabbri e dall’assessore alla Mobilità Rossini. Occorre un nuovo accordo di programma triennale, hanno spiegato, anche perché i fondi regionali andranno solo a chi presenta progetti di qualità.

Il comunicato della Provincia:

Trasporto Pubblico Locale, la Provincia propone ai sindaci l’ipotesi di un nuovo assetto organizzativo per migliorare efficacia ed efficienza.

Mettere mano al più presto al trasporto pubblico locale, non solo con interventi di qualificazione ed ammodernamento dei servizi, ma anche attraverso un nuovo assetto organizzativo, per invertire la preoccupante tendenza che da anni vede il nostro sistema provinciale dei trasporti scivolare costantemente verso il basso in termini di efficacia ed efficienza.
Lo hanno proposto oggi ai sindaci il presidente della Provincia, Ferdinando Fabbri, e l’assessore provinciale alla Mobilità e Lavori pubblici, Alberto Rossini, che, nell’illustrare il più recente scenario nazionale ed emiliano romagnolo in tema di TPL, hanno spiegato la posizione dell’Ente per poter concorrere all’assegnazione dei fondi regionali sulla base della stipula di un accordo di programma valido per il prossimo triennio (il vecchio accordo è scaduto il 31 dicembre scorso).
Le indicazioni della Regione, del resto, non lasciano margini d’interpretazione: le risorse verranno elargite solo in presenza di progetti specifici di qualità. E sulla scia di questo indirizzo la Provincia intende attivare nel periodo 2007-2009 azioni volte al recupero della velocità commerciale (in pratica corsie preferenziali), all’integrazione tariffaria tra diverse forme di trasporto, ad un miglioramento del sistema informativo, all’acquisto di autobus ecologici, all’avvio di servizi a chiamata (entroterra e aree a domanda debole), ad una politica tariffaria più competitiva e differenziata.
Ma secondo la Provincia non sono sufficienti buoni progetti per migliorare il trasporto pubblico locale, occorre, innanzitutto una struttura organizzativa più adeguata, resa peraltro inderogabile dalla vigente normativa statale.
L’ipotesi di lavoro suggerita alla Conferenza dei Sindaci è quella di adottare un nuovo modello di organizzazione che sarebbe basato sullo scorporo della proprietà dei mezzi, delle reti e degli impianti fissi – che rimarrebbe in mani pubbliche, nella forma anche di soggetti consortili, ecc. – dalla gestione vera e propria del servizio. Quest’ultima sarebbe decisa dal mercato, attraverso apposite gare, per incrementare e favorire la concorrenza. La definizione delle regole e le necessarie attività di controllo sul rispetto delle linee strategiche verrebbero attribuite ad una “authority”, che si collocherebbe, dunque fra proprietà e gestione.
“Siamo all’inizio di un percorso di grande importanza, ma che non possiamo non affrontare se vogliamo essere all’altezza dei nostri compiti di governo” – ha dichiarato il presidente Fabbri – “il tema è di straordinario spessore e tuttavia non ci possiamo sottrarre, poiché ne va del futuro del nostro territorio”.