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Rimini Vita della Chiesa

Beatificazione Suor Pellesi. Il programma della giornata

In foto: Domenica 29 aprile verrà proclamata Beata Suor Maria Rosa Pellesi, delle Suore Francescane Missionarie di Cristo. La solenne beatificazione si svolgerà nel corso della celebrazione della S. Messa in Basilica Cattedrale, a Rimini, alle 10,30. Presiederà il Card. Josè Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi
Domenica 29 aprile verrà proclamata Beata Suor Maria Rosa Pellesi, delle Suore Francescane Missionarie di Cristo. La solenne beatificazione si svolgerà nel corso della celebrazione della S. Messa in Basilica Cattedrale, a Rimini, alle  10,30. Presiederà il Card. Josè Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi
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mar 24 apr 2007 09:42 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Leggerà la “petizione” al S. Padre il Vescovo di Rimini Mons. Mariano De Nicolò.
Alla concelebrazione parteciperanno due Cardinali e una quindicina di Vescovi di varie nazioni, oltre a decine di sacerdoti. Pellegrini sono attesi in particolare dalla provincia di Modena, terra di origine di Suor Maria Rosa.
La lettura della Lettera Apostolica del Papa Benedetto XVI – con la quale Suor Maria Rosa Pellesi viene proclamata Beata – sarà fatta dal Card. Saraiva Martins dopo la petizione del Vescovo di Rimini, dopo l’inizio della S. Messa; subito dopo sarà svelata l’immagine della nuova Beata e sarà cantato il Gloria.
Un maxischermo televisivo consentirà a coloro che non troveranno posto in Basilica Cattedrale, di seguire la celebrazione sul sagrato.
La celebrazione sarà teletrasmessa per tutta l’Emilia – Romagna da E’ TV; le riprese saranno effettuate da Bottega Video.

Vita di Suor Maria Rosa Pellesi:
Suor Maria Rosa, al secolo Bruna Pellesi, religiosa professa della Congregazione delle Suore Francescane Missionarie di Cristo, nasce a Morano di Prignano (Modena) l’11 novembre 1917, ultima di nove figli, da una modesta famiglia contadina ricca di fede cristiana.
Trascorre la giovinezza dedicandosi alla cura materna di numerosi nipoti rimasti orfani di madre e a 23 anni segue finalmente la chiamata del Signore ed entra nella Famiglia Religiosa fondata nel 1885 dalla riminese Madre Teresa Zavagli.
Fin dall’inizio sente forte l’anelito alla santità, facendone poi il suo unico e costante ideale di vita.
Dopo soli tre anni di vita religiosa trascorsi tra i bimbi della scuola materna, Suor Maria Rosa si ammala di tubercolosi e scoprirà così la via particolare preparata da Dio per lei: la malattia, l’isolamento e la croce. E Lei, da francescana verace, abbraccerà il Signore Crocifisso e Gli sarà fedele fino all’ultimo.
Seguiranno 27 anni di vita in sanatorio colme di indicibili sofferenze fisiche e morali sempre accolte con fede e sentite come richieste d’amore a cui Dio la invitava ad aderire. Diventeranno dono quotidiano di sé e rinnovata obbedienza all’Amore che trasfigurerà il suo dolore in canto d’amore, in gioia profonda, in offerta di se stessa per l’umanità intera.
Questo è il paradosso evangelico della sua vita: il dolore, la lontananza, la solitudine – miracolo della potenza di Dio in un umile creatura in Lui abbandonata – possono realmente diventare non solo gioia ma anche felicità.
Felicità, la sua, che cresceva nello scorrere dei giorni e che aveva due poli di attrazione, dai quali poi si irradiava:
la cappella – luogo prediletto della profonda intimità con il suo Signore – e il reparto ospedaliero, dove la sua presenza diventava carità, speranza e dono continuo di un sorriso che rifletteva la luce di Dio.
Raggiunta “la piena maturità in Cristo”, si spegnerà il 1° dicembre 1972 circondata dalle Sorelle della Fraternità di Sassuolo (Modena).
La santità luminosa di questa Sorella raggiunge tanti cuori e li muove e li orienta verso Dio.
Il 26 giugno 2006, il Santo Padre Benedetto XVI, ha riconosciuto l’eroicità delle sue virtù, firmando il Decreto per la Sua Beatificazione.