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Un protocollo per tutelare i lavoratori nelle crisi aziendali

In foto: Favorire la ricollocazione professionale e garantire, a chi ne ha bisogno, un reddito minimo. Questo il doppio obiettivo del protocollo di risposta alle crisi aziendali firmato oggi da provincia di Rimini e sindacati. www.provincia.rimini.it
Favorire la ricollocazione professionale e garantire, a chi ne ha bisogno, un reddito minimo. Questo il doppio obiettivo del protocollo di risposta alle crisi aziendali firmato oggi da provincia di Rimini e sindacati. 
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mar 28 mar 2006 16:52 ~ ultimo agg. 00:00
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Nel documento, iniziativa sperimentale in Italia, si prevede un vero e proprio ammortizzatore sociale per i lavoratori, un Fondo Provinciale (di 100 mila euro) finanziato per metà dai 20 comuni del territorio e per metà dalla provincia stessa. Il fondo dovrebbe essere utilizzato per fornire ai lavoratori (licenziati) in difficoltà economica da un minimo di 400 ad un massimo di 600 euro mensili (con bonus per figli ed anziani a carico).
Per garantire la ricollocazione lavorativa sono previsti invece corsi di formazione professionale. La scelta di questo percorso (fondo e formazione) spetta al lavoratore stesso.

Di seguito il protocollo completo:

Lettera d’intenti tra
la Provincia di Rimini,
le Organizzazioni Sindacali CGIL , CISL e UIL Provinciali

La crisi del sistema industriale italiano da tempo colpisce anche la nostra provincia. Una serie di imprese hanno chiuso, altre hanno manifestato e manifestano difficoltà . Difficoltà determinate spesso da cause diverse fra di loro: crisi congiunturali, concorrenziali, finanziarie e gestionali. Situazione che inevitabilmente determina preoccupanti e problematiche ricadute occupazionali con perdita di centinaia di posti di lavoro a seguito di cessazioni di attività, per ristrutturazioni e/o riorganizzazioni aziendali.
Anche se parzialmente supportati dagli ammortizzatori sociali, che la legislazione mette a disposizione, non sempre i lavoratori che vengono espulsi dal mondo del lavoro trovano immediatamente una nuova collocazione lavorativa, (questo vale ancor di più per i lavoratori e le lavoratrici in età avanzata) o un posto di lavoro corrispondente alla propria professionalità.
Da ciò nasce l’iniziativa della Provincia di concorrere con i 20 comuni, di costituire un fondo Provinciale per i lavoratori in crisi aziendale, all’interno del Protocollo del settembre 2004 su competitività” a sostegno di quei lavoratori e di quelle lavoratrici espulsi dal mondo del lavoro, per una loro ricollocazione rapida e stabile che non determini situazioni di precarietà lavorativa e sociale , e per la qualità dello sviluppo della nostra provincia
Nel medio e lungo periodo va governato il cambiamento strutturale a cui stiamo assistendo ridando sviluppo e competitività al sistema locale delle imprese, anche attraverso un accrescimento professionale della forza lavoro, e contemporaneamente governando il problema occupazionale
Il fondo per l’occupazione ha ben chiaro un obiettivo: della difesa occupazionale e professionale. Occorre pertanto intervenire immediatamente con le necessarie scelte per la salvaguardia delle professionalità, dei redditi e dell’occupazione dei lavoratori della provincia, per definire lo spazio strategico del ruolo pubblico, sia in termini quantitativi che qualitativi, anche per quanto riguarda i processi di crisi o di ristrutturazione delle imprese locali.

Per realizzare ciò occorre avere dalle imprese tutti gli elementi di conoscenza, a partire dal tipo e profilo di figure professionali che possono essere necessarie al loro processo produttivo. Tutto ciò permetterà di costruire un osservatorio provinciale sulle opportunità di lavoro e dei fabbisogni occupazionali che consentirà la realizzazione di percorsi formativi mirati alla ricollocazione professionale e al rientro a tempo pieno dei lavoratori e delle lavoratrici in difficoltà occupazionale.

Provincia e Comuni, Organizzazioni Sindacali, Aziende, assumono nello spirito della strategia di Lisbona , come priorità la crescita della conoscenza e della formazione, la prassi della piena e buona occupazione per l’affermarsi della coesione sociale quale fattore di competitività, qualità e sviluppo del nostro territorio.

CGIL Rimini

CISL Rimini

UIL Rimini

PROVINCIA di Rimini