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Nuovo stadio e motore immobiliare. L’interpellanza del cons. Casalboni (FI)

Oggetto: motore immobiliare stadio

Sig. Sindaco

ritorno sull’argomento del motore immobiliare per la realizzazione del nuovo stadio Romeo Neri su cui avevo già interrogato 15 giorni fa. (9/3/2006)
L’assessore Melucci che nell’occasione aveva risposto che i 4 punti salienti su cui si basa l’atto di indirizzo politico amministrativo approvato da questo C.C. il 7 aprile 2005 con i voti della minoranza , sarebbero stati rispettati.
A me sembra invece, che il progetto immobiliare che è stato presentato alle categorie economiche e ai cittadini, e che impropriamente viene chiamato “motore immobiliare stadio”, tutto può sembrare tranne che contienga la delibera dell’atto di indirizzo.
Se la realizzazione del nuovo stadio sarà il pretesto per una ulteriore colata di cemento realizzata soprattutto a Rimini nord e nel Q. 5, noi non siamo d’accordo, la città non ha certamente bisogno di altri complessi edilizi.
Inoltre c’è da tener fede alle promesse fatte ai cittadini e ai tifosi della Rimini calcio sui tempi certi entro i quali si sarebbe realizzato il nuovo Romeo Neri.
Noi non saremo mai d’accordo nel definire un nuovo atto d’indirizzo.
L’atto di indirizzo politico amministrativo per l’impiantistica sportiva e per il gioco del calcio è stato già definito e approvato il 7 aprile 2005.

Ora,da un lato c’è una parte politica che votò la delibera e che ora si rimangia tutto dichiarando che lo stadio può aspettare perché ci sono problemi più impellenti da risolvere (sapete a cosa mi riferisco), dall’altra l’amministrazione sta contrattando con altri imprenditori (che non sono quelli della cordata stadio) ulteriori ampliamenti edificatori anche dove non erano previsti.
Non dobbiamo mettere in discussione ciò che era stato approvato e che ci vedeva tutti d’accordo, non si devono prendere in giro cittadini e tifosi della Rimini calcio.
Definire un nuovo atto di indirizzo richiederebbe una nuova variante al PTCP e magari anche una modifica al piano paesaggistico regionale, il che vuol dire perdere 4 o 5 anni.

Senza un accordo di programma fra regione Emilia Romagna , Provincia e Comune di Rimini non si può fare niente.
Allora è meglio essere sinceri.

Questa amministrazione ha interesse solo a cementificare, non ha nessun interesse a rispondere concretamente alla carenza di impianti sportivi e a realizzare finalmente uno stadio degno della nostra città, della nostra squadra e soddisfare le legittime aspirazioni dei tifosi della Rimini calcio.
Con queste premesse è meglio intraprendere una strada diversa.

Rifare servizi, tribune e coperture dell’attuale stadio verrebe a costare, secondo la stima dei tecnici , non più di 4 milioni di euro, in questo modo non occore un’ulteriore cementificazione e non si va a sacrificare una parte pregiata del nostro territorio.

DETTO CIO’ CHIEDO

  • 1.di riprendere il percorso tracciato nella delibera n. 33: “atto di indirizzo politico amministrativo” approvato il 7 aprile 2005
  • 2.di incrementare capacità edificatorie solo alle aree già previste a edilizia abitativa negli strumenti urbanistici (PRG e PTCP) e solo dove esista una sostenibilità urbanistica adatta ad ospitare ulteriori incrementi edilizi.
  • 3.di cambiare nome a ciò che viene “contrabbandato” come motore immobiliare stadio

    Che tutto può essere, anche un sogno per qualcuno, ma sembra tanto solo propaganda elettorale.

    IL Consigliere
    Umberto Casalboni