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Niente rimborsi per docenti: la Finanziaria penalizza le gite scolastiche

In foto: La Finanziaria 2006 penalizza i viaggi di istruzione scolastici, un capitolo non secondario per molti operatori della Riviera.
La Finanziaria 2006 penalizza i viaggi di istruzione scolastici, un capitolo non secondario per molti operatori della Riviera.
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ven 3 mar 2006 17:08 ~ ultimo agg. 00:00
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La denuncia arriva da Giovannino Montanari, Presidente dell’associazione di agenti di viaggio Fiavet della Provincia di Rimini e San Marino. Sotto accusa, la soppressione dell’indennità di trasferta per i docenti e il personale amministrativo.

Il comunicato di Montanari:

Con l’arrivo della primavera, prende avvio la grande stagione dei viaggi d’istruzione, un segmento che in Italia coinvolge ogni anno 4 milioni di studenti per un giro d’affari molto vicino al miliardo di euro. Soltanto che quest’anno, questo gran serbatoio rischia di svuotarsi senza alcun profitto per i molti Agenti di Viaggio che annualmente riservano al settore gran parte della loro programmazione.

La colpa è di un comma dell’art. 1 della Legge Finanziaria 2006 (L. 23.12.2005 n. 266) che prevede la soppressione dell’indennità di trasferta ed altre simili erogazioni, per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, ivi compresi, pertanto, i docenti e i collaboratori amministrativi che ogni anno si sobbarcano il gravoso onere di accompagnare gli alunni nelle gite e nei viaggi d’istruzione.

Il comma famigerato è il 213 che abroga, in un sol colpo, per i dipendenti pubblici, l’indennità di “trasferta”, l’indennità “supplementare” e l’indennità cosiddetta “continuativa”, previste nel tempo da varie leggi e regolamenti. Senza dire della soppressione di analoghe disposizioni contenute nei contratti collettivi nazionali e nei provvedimenti di recepimento degli accordi nazionali, riguardanti sempre la stessa materia.

“Sono certo, dichiara il Presidente della Fiavet, Giuseppe Cassarà, che il Governo nell’imporre queste limitazioni, non voleva colpire in modo diretto il settore del turismo, già di per sé gravato da molteplici problemi. E’ indubbio però che la soppressione delle indennità di trasferta, di cui potevano beneficiare gli accompagnatori degli alunni, porrà un problema in più all’organizzazione dei viaggi d’istruzione. Non so quanti, fra personale docente e non, vorranno sobbarcarsi un surplus di lavoro senza un’adeguata ricompensa. Non vorrei, ha concluso Cassarà, che, ancora una volta, un provvedimento emanato per altri fini finisca per ostacolare l’attività degli agenti di viaggio la cui unica colpa è quella di stare sul mercato a garanzia del normale svolgimento di quanti vogliono fare turismo”.