Congresso nazionale Cgil. Il giorno del candidato premier Romano Prodi
E, come i leader sindacali e politici intervenuti nei giorni scorsi, anche Prodi ha bocciato l’operato del governo accusato di aver “creato un disastro finanziario che costituisce una pesante eredità con la quale si dovranno fare i conti nei prossimi anni”. Per il leader dell’Unione “non servono piccoli aggiustamenti, ma occorrono riforme radicali”.
Il candidato premier dell’Unione ha poi spiegato che “una politica dei due tempi, che faccia precedere il risanamento finanziario agli interventi per lo sviluppo e la redistribuzione
del reddito, non è possibile. Non è possibile perché se l’economia torna a crescere diventa ineluttabile il risanamento stesso. Ci avviteremmo in una spirale tale da condurre il
sistema economico sull’orlo del collasso”.
Prodi, che appena arrivato in Fiera ha avuto un colloquio di 15 minuti con Guglielmo Epifani, ha teso la mano al sindacato col quale, ha detto il leader di centro sinistra, vengono condivise ricette e politiche per il rilancio dell’Italia. “Un sindacato forte è indispensabile non solo per il sistema delle imprese, ha concluso Prodi, ma anche per il Governo del Paese per poter riattivare lo strumento della concertazione, accantonato negli ultimi anni”.
L’altro ospite della mattinata (presente però solo in video) è stato l’attore Luca Zingaretti. Il Montalbano della serie televisiva tratta dai romanzi di Andrea Camilleri ha annunciato che sta per iniziare a girare un film sul padre nobile del sindacato, Giuseppe Di Vittorio.