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Rimini

Rimini: il resoconto dell'incontro promosso da Comitato 'No a TRC'

In foto: Prosegue la campagna contro il TRC dei comitati contrari al progetto. Il lettore Davide Marconi ci inoltra un resoconto di un incontro del comitato "No a questo TRC" che si é tenuto al teatro di Bellariva.
Prosegue la campagna contro il TRC dei comitati contrari al progetto. Il lettore Davide Marconi ci inoltra un resoconto di un incontro del comitato
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ven 24 feb 2006 16:35 ~ ultimo agg. 00:00
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Mobilitazione! Questa è la parola che ha riecheggiato alla riunione del comitato “No a questo TRC” nella serata scorsa ed è la stessa parola che fa sorgere un dovere morale in capo ai nostri concittadini, quello di scendere prossimamente in piazza per manifestare il proprio dissenso contro una grande opera pubblica progettata male, studiata male e per di più, quasi all’insaputa dei cittadini che dovranno utilizzarla.

Alla riunione, organizzata presso il Teatro Bellariva, erano presenti oltre ad una folta rappresentanza di cittadini, anche altri comitati ed alcuni consiglieri comunali. Tra essi, la parola è stata presa dal consigliere comunale Gioenzo Renzi (Alleanza nazionale) e Savio Galvani (Rifondazione comunista) che sono stati concordi nel sostenere una futura manifestazione di piazza per bocciare un’opera che verrà realizzata nel più totale disinteresse nei confronti dell’impatto ambientale, dei problemi gestionali e soprattutto della sicurezza.

In molti punti del tracciato infatti, il TRC viaggerà a binario unico (immaginate il pericolo di scontro frontale tra due convogli nonché gli immancabili ritardi a cui sarà soggetto per qualsiasi tipo di incidente…) ed inoltre dovendo essere costruito a ridosso delle case, renderà queste ultime fuori legge anti-sismica. Quest’ultima infatti prevede che i caseggiati debbano essere costruti a 6,5 metri di distanza dalla strada per permettere in caso di crollo dell’edificio, l’arrivo e il normale deflusso dei soccorritori. Ebbene, tuttociò non sarà possibile visto che queste misure non saranno rispettate.

Durante la serata, il presidente del comitato “No a questo TRC” Ing. Domenico Bordoni, l’architetto Cesarini (Comitato Riccione), il sig. Starnini (Rimini riformista) ed altri, hanno poi mostrato alla folta platea il progetto del TRC nei minimi particolari evidenziandone i numerosi problemi tecnici, lo stesso progetto che gli è stato rimproverato di non conoscere da parte di alcuni politici, ma che in realtà studiano e seguono nei particolari da almeno 10 anni.

Ci si domanda poi quali saranno i benefici arrecati da quest’opera costosissima (quasi 200 miliardi delle vecchie lire) che non porterà nemmeno alla soppressione della linea 11 del filobus visto che il TRC non servirà la zona a mare della ferrovia.

E’ stata così avanzata la proposta di un potenziamento della linea Rimini-Ravenna che a differenza del TRC richiederebbe al massimo, un investimento stimato intorno ai 25 milioni di euro che sarebbe sicuramente più che opportuno per la nostra realtà locale.

Ma purtroppo queste proposte sono destinate a rimanere lettera morta visto che ormai i nostri amministratori non hanno nemmeno più la decenza di ascoltare i propri concittadini avendo rifiutato in più occasioni sia una consultazione popolare che un referendum sulla questione.

Il modus operandi rimane sempre lo stesso, agire cercando di tenere la maggiorparte dei concittadini all’oscuro dei particolari riguardanti grandi opere che li interesseranno in prima persona e che influiranno sulla loro vita.

L’esperienza amministrativa di Montpellier (Francia) che quando progetta una grande opera prende un centro civico e mette a disposizione dei cittadini per alcuni mesi un tecnico che spiega nei particolari il progetto, rimane un grande sogno di civiltà e democrazia per la città di Rimini, un sogno che tutti noi speriamo possa realizzarsi prima o poi ad opera dei nostri futuri amministratori.