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Trend e numeri delle assunzioni: presentata indagine su fabbisogni

EXCELSIOR E I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE.

I dati che vengono presentati oggi, e riassunti nella pubblicazione che vi è stata presentata, sono il risultato delle indagini Excelsior realizzate nell’ultimo triennio dalle Camere di Commercio e dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali.

I dati costituiscono un importante punto di riferimento sugli orientamenti delle imprese rispetto alle caratteristiche della domanda di lavoro ed ai titoli di studio, in riferimento alle tendenze in atto nel mercato del lavoro sia a livello regionale che a livello provinciale.

Questa pubblicazione si propone di illustrare le opportunità di impiego segnalate dalle imprese dell’Emilia-Romagna nell’ultimo triennio, in occasione delle ultime tre edizioni dell’indagine Excelsior, riferite al triennio 2003-2005.

I dati Excelsior qui presentati si riferiscono alle assunzioni di personale dipendente programmate dalle imprese private dell’industria e dei servizi.
Date le finalità della pubblicazione, i dati non comprendono il lavoro stagionale, tipologia contrattuale di particolare importanza in alcuni settori dell’economia emiliano-romagnola.

Da rilevare anche che i dati sulle assunzioni previste comprendono, oltre alle assunzioni per ampliamento di organico, anche quelle derivanti dalla mobilità interaziendale e dalla sostituzione di personale che cessa la propria attività lavorativa (per esempio, a seguito di pensionamento).

Negli ultimi tre anni le imprese che operano in Emilia Romagna hanno programmato mediamente, ogni anno, l’assunzione di circa 63.500 persone (4.510 a Rimini).

La distribuzione interprovinciale delle assunzioni programmate è in linea con il peso demografico ed economico di ciascuna provincia. Bologna e Modena figurano come le aree di più grande attrazione di neo-assunti, rispettivamente con oltre 16.000 e quasi 11.000 assunzioni. Fabbisogni più contenuti, ma comunque significativi (attorno alle 4.000 assunzioni) si riscontrano nelle province più piccole.

In Emilia-Romagna, il 63% delle assunzioni previste mediamente ogni anno sono rivolte a persone in possesso di un diploma di scuola media superiore, di un attestato di qualifica professionale o di un livello formativo ad essi equivalente sulla base dell’esperienza lavorativa svolta. In termini assoluti, si tratta di oltre 40.000 posti di lavoro. Una quota che peraltro è incrementata nel 2005: il 70%. In particolare aumenta la quota dei diplomati (nel 2005 è stata del 38%, rispetto ad una media 2003-2005 del 32%)

In provincia di Rimini, il dato è invece il seguente: il 44,4% (più basso della media regionale del 63%) delle assunzioni previste mediamente ogni anno sono rivolte a persone in possesso di un diploma di scuola media superiore, di un attestato di qualifica professionale o di un livello formativo ad essi equivalente. Nel 2005, il dato è stato significativamente migliore: 55,9%. L’aumento è dovuto quasi esclusivamente all’incremento della quota di diplomati (36,2% nel 2005, contro una media annuale nel triennio 2003-2005 del 24,9%).

Fra i diversi diplomi e qualifiche professionali che le imprese emiliano-romagnole richiedono per le nuove assunzioni (in totale assunzioni previste di diplomati e qualificati: 40.233), figurano al primo posto quelle a indirizzo amministrativo-commerciale (8.300 assunzioni) che rappresentano il 20,6% del rispettivo totale, seguite a breve distanza da quelle a indirizzo meccanico (7.250, pari al 18%).

Anche in provincia di Rimini, al primo posto figurano i diplomati e qualificati a indirizzo amministrativo-commerciale (607 posti su di un totale di diplomati e qualificati richiesti, in media nel triennio 2003-2005, di 1723: il 35,2%). Al secondo posto figurano, in provincia, i diplomati e qualificati a indirizzo turistico-alberghiero (271, pari al 15,8%), mentre al terzo figurano i diplomati e qualificati a indirizzo meccanico (245, pari al 14,2%).

Le opportunità per chi è in possesso di una Laurea o di un livello formativo equivalente appaiono invece meno consistenti sia in Emilia-Romagna che in provincia di Rimini.
In media, nel triennio 2003-2005, in Emilia-Romagna la Laurea è richiesta nel 9% delle assunzioni programmate, mentre in provincia di Rimini è richiesta nel 3,7% dei casi. Il dato migliora nel 2005, sia a livello regionale (passando dal 9 al 10%), che, in maniera consistente, in provincia di Rimini (passando dal 3,7% al 7,1%). Questa è del resto una caratteristica strutturale del mercato del lavoro nazionale, che solo in questi ultimi anni si sta gradualmente avvicinando, in termini di richiesta di figure professionali con un livello di istruzione terziaria, ai livelli dei Paesi industrializzati.

La “bassa” incidenza della Laurea sul complesso delle assunzioni non necessariamente indica però una carenza di sbocchi professionali per chi conclude un percorso di questo livello. Infatti, va innanzitutto considerato che, se da un lato le assunzioni delle imprese rivolte a laureati sono meno frequenti di quelle per cui è ritenuto sufficiente un livello formativo più basso, dall’altro i laureati sono presenti sul mercato del lavoro in misura minore rispetto alle persone in possesso di un diploma o di una qualifica professionale.
Secondariamente, si deve rilevare che una parte significativa degli sbocchi professionali per chi è in possesso di una laurea provengono dal settore pubblico, le cui previsioni di assunzioni non sono comprese nell’analisi.
Non va infine sottovalutata la frequente propensione dei laureati ad esercitare la propria attività lavorativa in forma autonoma o imprenditoriale, forme spesso ritenute maggiormente motivanti e gratificanti dal punto di vista professionale ed economico.

Le lauree a indirizzo economico-statistico sembrano essere quelle in grado di offrire le migliori prospettive sia presso le imprese emiliano-romagnole, che presso le imprese riminesi. Più di un terzo delle assunzioni medie pianificate negli ultimi tre anni sono rivolte a coloro che hanno scelto questo indirizzo formativo (circa 2.100 in Emilia-Romagna, e 77 in provincia di Rimini: il 45,0% del rispettivo totale).

Il carattere fondamentalmente “trasversale” della formazione di natura economico-statistica tende a favorire sbocchi professionali in tutti i settori economici e in diversi tipi di imprese.
A livello regionale, di secondaria, ma altrettanto rilevante importanza, sono le assunzioni di laureati a indirizzo informatico ed elettronico, e di ingegneri meccanici ed elettrici. I piani di reclutamento per questi laureati prevedono l’assunzione di 1350 persone in media ogni anno.

In provincia di Rimini il secondo indirizzo maggiormente richiesto è invece quello sanitario e paramedico (26 assunzioni previste, in media, nel triennio: il 15,2% sul totale dei laureati richiesti). L’indirizzo informatico ed elettronico, in provincia di Rimini è il terzo maggiormente richiesto: 16 assunzioni programmate (9,3% sul rispettivo totale).