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Rimini

Iper, meno uno. Si corre contro il tempo, ma martedì si apre

In foto: A guardarlo oggi, si fa fatica a credere che il nuovo Iper delle Befane di Rimini aprirà domani. Ma i dirigenti assicurano:
A guardarlo oggi, si fa fatica a credere che il nuovo Iper delle Befane di Rimini aprirà domani. Ma i dirigenti assicurano:
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lun 21 nov 2005 14:38 ~ ultimo agg. 00:00
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il 22 novembre Rimini avrà il suo centro commerciale, operativo al 100% in tutti i suoi 130 negozi. Ci sarà da pazientare per la viabilità, ancora da perfezionare. Dentro e fuori, si lavora contro il tempo per rendere il più agevole possibile l’impatto con la ressa prevista nei primi giorni.
L’Iper ha rivoluzionato la viabilità della zona e in molti temono intasamenti. Ma, assicurano gli specialisti del megastore, l’Iper riminese è privilegiato quanto a logistica: sono pochi quelli che dispongono di tre accessi.
I numeri: un’area totale di 210mila metri quadri, di cui 50mila coperti. 3.500 posti auto, due livelli, 12 sale cinematografiche, 12 spazi di ristorazione. 200 milioni di euro l’investimento, che si prevede di recuperare in un paio d’anni: a pieno regime, il fatturato annuo previsto è di 140 milioni di euro. Aperto sette giorni su sette, con orario 9-22, fino alle 24 per cinema e ristoranti. 1.200 gli addetti, soprattutto giovani del luogo. 100 i laureati assunti per gestire il supermercato: proprio quest’ultimo, con 16.500 metri quadri, 50mila articoli in vendita, 50 casse, copre la parte più ampia del nuovo centro. Una doppia firma, quella della Conad che garantisce il legame con il territorio locale, e il gruppo francese Leclerq leader nella grande distribuzione.
Alle lamentele del piccolo commercio, che vede nel nuovo gigante una minaccia, la risposta è che la nuova struttura sarà da stimolo al miglioramento del commercio cittadino e al contenimento dei prezzi.
Anzi, ricordano i dirigenti, l’Iper arriva in ritardo. Se ne parlava da sedici anni. E oggi, dati alla mano, Rimini, quanto a grande commercio, è invece molto indietro rispetto agli altri centri del nord est.
Architettonicamente parlando, l’insieme è di impatto. A collegare i due piani, c’é un tapis roulant. Gli scaffali del supermercato sono meno imponenti rispetto all’Iper Rubicone: una scelta per renderli più accessibili.
Infine. il nome: le Befane erano un vecchio ristorante il cui nome è rimasto per identificare la zona. E i cui titolari mai avrebbero immaginato di dare il nome a un centro commerciale che ogni anno attende fino a 6 milioni di visitatori.