Classico con risate per la decima stagione del teatro Regina

“La gente vuole ridere ancora” per dirla con lo spettacolo di Vincenzo Salemme. E così il teatro della Regina punta molte delle sue energie sulla comicità, senza tralasciare i grandi testi classici, gli attori più amati, l’operetta e la danza. Le luci si accenderanno sul sipario il 15 e il 16 novembre con le atmosfere settecentesche della Trilogia della Villeggiatura di Goldoni, interpretata da Lello Arena. A Tullio Solenghi e è affidata “La bisbetica domata” di Shakespeare, in un allestimento che ripropone la tradizione elisabettiana per cui sul palco c’erano solo attori uomini. Arriverà poi la comicità surreale di Vincenzo Salemme, l’intensità interpretativa di Paolo Poli, impegnato in “Il ponte di San louis Rey”, l’humor di Angela Finocchiaro con i Fornitori. La stagione di prosa conta anche sulla poesia del teatro di Pippo del Bono, sulle illusioni circensi di Aurelia Thierry. Torna in scena l’eroina di Dacia Maraini ne “La lunga vita di Marianna Ucria”, e uno tra i più amati classici “Il giardino dei Ciliegi”. Pezzo forte la stagione comica che inaugura il 14 gennaio con i paradossi linguistici di Alessandro Bergonzi in Predisporsi al micidiale. Arriveranno poi le lacrime di coccodrillo di Antonio Cornacchione in “Povero Silvio”, la comicità femminile di Paola Cortellesi, impegnata in “Gli ultimi saranno gli ultimi” e il talento romagnolo di Fabio De Luigi, nel “Bar sotto il mare” di Stefano Benni. Danza, operetta e dialettale chiudono il cartellone con l’imperituro “lago dei Cigni”, “il Paese dei campanelli” nell’interpretazione di Corrado Abbati e quattro commedie con dialetti che spaziano dal pesarese al cesenate.

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