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Morciano

Macchine ferme al pastificio Ghigi: il sindaco incontra gli operai

In foto: Macchine ferme questa mattina al pastificio Ghigi di Morciano, per lo sciopero dei lavoratori. Questa mattina gli operai hanno incontrato il sindaco Ciotti che ha promesso: non sarà rilasciata nessuna concessione edilizia fin quando l'intera struttura produttiva non sarà trasferita a Sant'Andrea in Casale.
Macchine ferme questa mattina al pastificio Ghigi di Morciano, per lo sciopero dei lavoratori. Questa mattina gli operai hanno incontrato il sindaco Ciotti che ha promesso: non sarà rilasciata nessuna concessione edilizia fin quando l'intera struttura produttiva non sarà trasferita a Sant'Andrea in Casale.
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ven 21 ott 2005 19:07 ~ ultimo agg. 00:00
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Adesione pressoché totale allo sciopero e blocco della produzione oggi al Pastificio Ghigi di Morciano. I 115 lavoratori sono sul piede di guerra: 40 operai rischiano il licenziamento se non saranno rispettati gli accordi che l’azienda ha sottoscritto con provincia e comuni di San Clemente e Morciano. L’accordo, firmato nel 2003, prevedeva che l’intero sito produttivo, formato da pastificio, mangimificio e mulino, si trasferisse nel polo industriale di San Clemente nel giugno del prossimo anno, per lasciare spazio alla riqualificazione del vecchio immobile. I lavori nel nuovo stabile non solo vanno a rilento, ma è stato costruito esclusivamente il pastificio, neanche l’ombra delle altre due strutture produttive. Il rischio paventato è che chi lavora nel mangimificio e nel mulino sia lasciato a casa. Il Con.Sv.Agri, il gruppo che gestisce il pastificio Ghigi, finora non ha dato risposte confortanti sul futuro dell’azienda. Un tergiversare che ha convinto i lavoratori a fare un’azione concreta di protesta. “Erano 15 anni che alla Ghigi non si faceva sciopero” fa sapere Marco Bonetti, rappresentante della Rsu aziendale. Questa mattina dopo il presidio davanti allo stabilimento una settantina di lavoratori ha incontrato il sindaco che li ha rassicurati dichiarando che ci sono degli accordi che vanno rispettati. Ieri ai lavoratori era giunta la solidarietà anche dell’amministrazione provinciale.