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Rimini

Libro, eventi: Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro alla ribalta

In foto: Li separano pochi chilometri e cinque anni di distanza alla nascita, li accomuna l'essere signori di terre ambìte, l'aver intrapreso la costruzione di grandi edifici, il patrocinio ad artisti e studiosi. www.raffaellieditore.com
Li separano pochi chilometri e cinque anni di distanza alla nascita, li accomuna l'essere signori di terre ambìte, l'aver intrapreso la costruzione di grandi edifici, il patrocinio ad artisti e studiosi.
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ven 28 ott 2005 12:46 ~ ultimo agg. 00:00
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Li divise per sempre la brama di potere e il desiderio di supremazia territoriale. Tra Sigismondo Malatesta e Federico da Montefeltro la rivalità fu acerrima e durò tutta la vita. Alle loro vite, raccontate in parallelo, è dedicato ‘L’aquila e il leone’, in libreria in edizione limitata.

Più diplomatico Federico, signore di Urbino, nato nel 1422; più focoso Sigismondo, nato nel 1417 e a sedici anni signore di Rimini. Entrambi lasciarono alle loro città un patrimonio che resta; a Rimini, Sigismondo volle il castello e il Tempio Malatestiano; a Urbino, Federico costruì il Palazzo ducale. Si combatterono senza esclusioni di colpi per tutta la vita. Una cronaca dell’epoca riporta che ‘l’inimicizia fra Malatesta e Montefeltro provocò immense distruzioni e perdite di vita’. Fu Federico, appoggiato dal Papa Pio II, a sconfiggere definitivamente Sigismondo privandolo di tutti i possedimenti, e lasciandogli la sola Rimini.

Sigismondo e Federico sono i protagonisti del libro “L’aquila e l’elefante”, che ripercorre le due storie sullo schema delle vite parallele di Plutarco. Per le edizioni Raffaelli, il libro è stato tradotto dall’originale, edito negli Stati Uniti dalla Perins e la Scheider Adams, due docenti di storia rinascimentale dell’Università di New York, dove è già alla seconda ristampa. Moreno Neri ha curato la traduzione, e domani alle 17, al Teatro Malatesta di Montefiore, il libro verrà presentato con una conversazione tra gli storici Angelo Turchini e Franca d’Amico Sinatti.
Pubblicazione con polemica: l’edizione italiana dell’l’aquila e l’elefante’ non ha ricevuto sostegno economico pubblico. Per l’editore Raffaelli, sarebbe grave smettere di stampare, qui, i libri che ci fanno conoscere all’estero da studiosi della nostra storia locale. Ma le iniziative di qualità della piccola editoria rischiano di non trovare più sufficienti risorse. Raffaelli allora attacca: troppo spazio e finanziamenti pubblici vanno a sagre senza spessore e performance da baraccone, con riferimento per niente sottinteso all’iniziativa provinciale del 4 novembre, che pone sempre a confronto i due signori rinascimentali. In questo caso, Raffaelli ha investito risorse per pubblicare solo 200 copie de “L’Aquila e l’elefante”; la prospettiva, per lui come per altri editori locali, è di doversi limitare a stampare solo testi di cui in anticipo viene richiesta e prenotata copia. Sarebbe, per Walter Raffaelli, la fine della storia locale, che diventerebbe appannagio di pochi appassionati.
La replica dalla Provincia in merito all’iniziativa del 4 novembre non si è fatta attendere, arrivata oggi dall’Assessore al turismo Andrea Gnassi, che promuove l’evento di venerdì prossimo al Castel Sismondo. Gnassi ha ribadito di conoscere e apprezzare “L’aquila e l’elefante”, e di volerne fare un riferimento per gli eventi malatestiani in programma per tutto l’anno prossimo. Non è accaduto finora perché l’organizzazione degli eventi promossi dalle Province di Rimini e Pesaro-Urbino è partita in parallelo senza informazioni sull’iniziativa editoriale. Pace, dunque, con l’editore Raffaelli e ‘pax turistica’ tra Sigismondo e Federico: nel loro nome, dopo tante battaglie fisiche e verbali, saranno promossi eventi di conoscenza e valorizzazione del territorio a cavallo fra Emilia Romagna e Marche. Venerdì, Castel Sismondo sarà animato da musiche antiche e moderne, performance teatrali, esibizioni di mountain bike, degustazioni di prodotti tipici. In programma molte altre iniziative per l’entroterra malatestiano per il prossimo anno: la cartina per i percorsi in mountain bike, la caccia ‘ai tesori’ alla scoperta delle bellezze storiche con dieci itinerari possibili, la ripubblicazione della gioda alle terre malatestiane e la pubblicazione della guida storica delle terre malatestiane nella collana delle ‘Perle d’Italia’ del Touring club. Il budget promozionale ammonta a 450mila euro.