La bomba alla Colonnella non c'é più, ma la prossima sarà più ostica
Proprio la vicinanza all’ospedale è stato l’aspetto più delicato dell’operazione, che per il resto si è conclusa senza troppi problemi.
E già si pensa alla prossima bomba, che invece si presenta molto più complessa.
E’ finita con il brillamento a Cà Baldacci la storia dell’ordigno bellico di 250 libbre, di fabbricazione inglese e risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto a giugno in via Ovidio alla Colonnella. Un intervento che per i militari del 2° Genio Pontieri di Piacenza. A complicare le cose, la vicinanza dell’ospedale. Interessata dall’evacuazione era solo una parte dell’Infermi, tra cui quella del Pronto Soccorso. Per ridurre l’area a rischio, sopra l’ordigno è stata costruita una sorta di impalcatura con sacchi di sabbia.
Lo spolettamento è avvenuto alle 10.35. A Creare qualche problema, alcuni curiosi rimasti alle finestre dell’ospedale. I militari hanno dovuto aspettare che se ne andassero. Poco prima delle 11, l’ordigno è partito per la discarica di Cà Baldacci.
La zona di salvaguardia, compresa in un raggio di 300 metri, è stata evacuata dalle 9.30 fino a mezzogiorno. Oltre a un centinaio di pazienti dell’Ospedale, si sono dovute spostare altre 600 persone. Per impedire l’accesso alle auto, le strade sono state transennate e presidiate dai vigili del fuoco. Al di là di qualche automobilista perplesso, tutto è filato liscio.
Alla parrocchia Santa Maria della Colonella, è stato allestito un centro di assistenza per le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case. La Croce Rossa ha allestito un posto medico che per fortuna è rimasto inutilizzato. Gli ospiti, una quindicina di persone, soprattutto anziane signore, hanno così passato una mattinata particolare tra tombole e crostate.
Sistemata la bomba della Colonnella, la macchina organizzativa si metterà subito al lavoro per la prossima operazione. L’ordigno ritrovato sulla via Montescudo creerà difficoltà ancora più grandi: la bomba andrà fatta brillare direttamente sul posto, e l’operazione comporterà anche la momentanea chiusura dell’A14, che scorre vicino al luogo del tirtovamento.