Indietro
menu
Cronaca Regione

Fringuelli sequestrati a Gatteo. Nessuna traccai di influenza aviaria

In foto: Nessuna traccia di Influenza aviaria, di Clamydia o di malattia di Newcastle e' stata riscontrata dai controlli effettuati sulla partita di fringuelli e cardellini sequestrati a Gatteo in una ditta di import export di uccelli esotici.
Nessuna traccia di Influenza aviaria, di Clamydia o di malattia di Newcastle e' stata 
riscontrata dai controlli effettuati sulla partita di fringuelli e cardellini sequestrati a Gatteo in una ditta di import export di uccelli esotici.
di    
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 18 ott 2005 09:00 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Ad affermarlo è Massimiliano Bacillieri, legale della ditta.
“Per quanto concerne l’importazione di fringillidi dall’Uzbekistan, datata 15 maggio 2005 – scrive Bacillieri – gli esami di laboratorio che sono stati effettuati, sotto la
supervisione dell’Ausl veterinaria di Cesena perchè competente territorialmente, dagli Istituti Zooprofilattici di Forlì e di Brescia, hanno dato tutti esito negativo (sono a disposizione copie delle risultanze). Nessuna traccia di Influenza aviaria, di Clamydia e di malattia di Newcastle è stata riscontrata ne’
in questa importazione ne’ in quelle precedenti”.
Inoltre, secondo il legale, l’operazione condotta dal Corpo Forestale dello Stato non è nata nell’ambito dei controlli per l’influenza aviaria, come testimonierebbe la data dell’
importazione, “ma perchè dovuta vista la denuncia di un’azienda concorrente della ditta mia cliente”.
“In ultimo mi preme sottolineare che la ditta ‘Mini Zoo di Rinaldi Denis’ – ha concluso l’avvocato – è tutt’ora aperta al pubblico e perfettamente operante, e che alcun pericolo di
contagio è presente all’interno dell’azienda perchè tutti gli animali sono stati trovati in ottima salute”.
Nel comunicato il legale sottolinea che l’azienda non si è mai occupata di commercio di pollame da alimentazione e che ogni importazione di animali viene autorizzata dalle autorità
sanitarie, dal posto di ispezione frontaliero dell’aeroporto di arrivo, e dal Corpo Forestale dello Stato, e che gli animali devono essere messi in quarantena per 30 giorni prima di essere messo in commercio.
“Una domanda sorge comunque spontanea – conclude
polemicamente il legale – Come mai lo stesso Corpo Forestale dello Stato, che da sempre autorizza l’ingresso nel nostro paese di uccelli della specie fringillidi, opera successivamente
al loro sequestro?”.