Comportamento antisindacale de 'La Voce': la replica del direttore Fregni
“Non c’è stato nessun cambiamento nella linea editoriale della Voce di Romagna. Lo sciopero delle firme è attuato da una minoranza dei redattori”.
“Riguardo alla situazione sollevata dalla Fnsi sul Cdr della ‘Voce di Romagnà – si legge in una nota firmata dal direttore del quotidiano – il direttore Franco Fregni, non entrando nel merito delle questioni che riguardano l’azienda e la sua
situazione sindacale, precisa che lo sciopero delle firme è attuato da una minoranza di redattori, 5-6 su un totale di 25 e che non c’è stato nessun cambiamento della linea editoriale del giornale. L’unico cambiamento – prosegue Fregni – è stato l’inserimento in prima pagina di una effige della Statua della libertà con le bandiere italiana, israeliana, britannica e
statunitense accompagnate dalle parole ‘Le ragioni dell’Occidentè che è il titolo del mensile che la ‘Vocè pubblica da due anni”.
Infine, conclude la nota, “il direttore specifica che i trasferimenti improvvisi e i mancati rinnovi di contratto di cui parla Serventi Longhi sono in realtà un trasferimento e un mancato rinnovo di contratto dovuti esclusivamente a motivi professionali”.