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Fondi regionali manutenzione ERP: preoccupata la Conferenza Sindaci

In foto: Dopo l'ACER, anche la conferenza dei sindaci di Rimini esprime preoccupazione per i possibili ritardi nell'erogazione dei contributi regionali destinati alla manutenzione di alloggi ERP.
Dopo l'ACER, anche la conferenza dei sindaci di Rimini esprime preoccupazione per i possibili ritardi nell'erogazione dei contributi regionali destinati alla manutenzione di alloggi ERP.
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mar 27 set 2005 11:08 ~ ultimo agg. 00:00
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La Regione, sulla base delle limitazioni poste dalla legge finanziaria per l’anno 2005, non potrà erogare i finanziamenti alle ACER, ma direttamente ai Comuni: dei 110 milioni di euro stanziati a livello regionale, di cui 5.227.000 destinati ai Comuni della provincia di Rimini.

L’ordine del giorno approvato lunedì dalla Conferenza dei Sindaci:

La Conferenza dei Sindaci, riunitasi in data 26/09/05, presso la Provincia di Rimini ha preso in esame la nota dell’Assessore Regionale alla Programmazione Territoriale del 16/09/05, relativa ai finanziamenti Regionali del programma di interventi di manutenzione straordinaria di ERP 2003/2004, nonché del programma relativo ai “20.000 alloggi in affitto”.
Dalla nota in oggetto si evince che la Regione non ritiene possibile, sulla base delle limitazioni poste dalla legge finanziaria per l’anno 2005, erogare i suddetti finanziamenti alle ACER, bensì direttamente ai Comuni, purchè gli stessi abbiano iscritto in bilancio l’intero importo del contributo concesso.
La Conferenza dei Sindaci esprime preoccupazione per le conseguenze che le decisioni della Regione possono comportare per la realizzazione, nei tempi previsti, degli interventi programmati che, per i lavori di manutenzione ammontano complessivamente a 110 milioni di euro, a livello regionale, di cui 5.227.000,00 destinati ai Comuni della provincia di Rimini; mentre, per il programma relativo ai “20.000 alloggi in affitto”, le risorse stanziate ammontano complessivamente ad € 10.088.399,44 per il Comune di Rimini ed € 1.586.400,00 per il Comune di Riccione.
Da un primo esame, si potrebbero determinare ritardi nella realizzazione delle opere di manutenzione, per diverse ragioni: a) il passaggio delle risorse dovrà avvenire in due fasi (Regione-Comuni-ACER), anziché una come adesso (Regione-ACER), b) alcuni Comuni, soggetti al patto di stabilità, si troveranno in forti difficoltà ad utilizzare i finanziamenti concessi, c) tutti i cantieri aperti potrebbe essere costretti a fermarsi, esaurite le poche risorse finanziarie già erogate alle ACER ( 698.000 euro per il programma manutentivo del nostro territorio provinciale), se non vengono erogati tempestivamente i residui ai Comuni.
Nel ribadire, con forza, la necessità che le risorse impegnate dalla Regione siano effettivamente erogate, per fare fronte alle necessità di numerose famiglie che attendono lavori per la messa in sicurezza degli impianti (elettrici e termoidraulici), per il superamento delle barriere architettoniche (ascensori, etc.), per il rifacimento di tetti e sostituzione pluviali, per la sostituzione di infissi, per il ripristino di facciate e terrazzi, senza contare la necessità, in molti casi, di rimettere mano alle reti fognarie di molti edifici.
La Conferenza dei Sindaci chiede alla Regione di valutare con molta attenzione la questione, in quanto si ritiene che le ACER, in virtù delle convenzioni stipulate con i Comuni, possano ricevere direttamente i contributi concessi.
Gli stessi Comuni si sono attenuti, coerentemente, alle disposizioni di cui all’art.41, comma 2° bis, della legge regionale 24/01, nonché alla delibera di Giunta Regionale n° 2388 del 24/11/03, nella quale, pur riconoscendo e ribadendo la titolarità degli interventi e dei relativi finanziamenti in capo ai Comuni è consentito agli stessi, sulla base di apposite convenzioni, affidare ad ACER, il ruolo di stazione appaltante e di Ente mandatario nel pagamento dei lavori alle imprese aggiudicatarie.
Inoltre, pur valutando legittime le osservazioni avanzate dalla Regione si ritiene che paragonare le ACER a “cittadini, associazioni, ed imprese” non sia del tutto congruo. Infatti, le ACER, Enti Pubblici Economici, sono, come tutti gli Enti di questo tipo, soggetti ibridi, caratterizzati da una doppia natura giuridica, che si esprime nell’essere, da un lato, disciplinati, in via principale dalla propria legge di riferimento (L.R. n°24/01) e dalle norme del Codice Civile, e dall’altro dall’essere legati agli Enti di riferimento (Comuni e Province che ne sono proprietari), da vincoli di natura pubblicistica.
Alla luce di queste osservazioni, riteniamo sussistano diverse possibilità interpretative che andrebbero vagliate con molta attenzione.
Auspichiamo, pertanto, che da un esame più approfondito, possano nascere decisioni che tengano conto, da un lato, della necessaria e scrupolosa osservanza delle regole giuridiche vigenti e dall’altro la pur cogente necessità ed opportunità di avviare, nei tempi previsti, lavori ed interventi che non possono essere rinviati e che coinvolgono migliaia di famiglie di ERP.