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Cronaca Rimini

Colpito alla testa per aver difeso i genitori. Aggredito figlio del sindaco

In foto: Aggredito ieri notte in pieno centro il figlio del Sindaco Alberto Ravaioli. Il 22enne Stefano Ravaioli è stato colpito alla testa con una bottigliata riportando una ferita giudicata guaribile in 10 giorni:
Aggredito ieri notte in pieno centro il figlio del Sindaco Alberto Ravaioli. Il 22enne Stefano Ravaioli è stato colpito alla testa con una bottigliata riportando una ferita giudicata guaribile in 10 giorni:
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mer 28 set 2005 16:48 ~ ultimo agg. 00:00
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il fatto è avvenuto la scorsa notte, quando due napoletani di 23 e 26 anni, i presunti responsabili dell’aggressione, sono stati denunciati a piede libero dalla polizia per lesioni personali aggravate in concorso e getto pericoloso di cose.
Il figlio del primo cittadino è stato aggredito verso mezzanotte e mezza quando si è alzato dal tavolo dell’enoteca “Spazi” in piazza Cavour, davanti alla residenza municipale, dov’era seduto con i genitori e altri clienti che erano stati oggetto del lancio di alcune seggiole e bottiglie, scagliate dai campani dopo una discussione con il titolare che aveva infatti “sequestrato” alla coppia di giovani il pallone con cui giocavano in piazza vicinissimo al locale tanto che la palla era finita più volte tra i tavoli.
Una volta riavuta la palla, dopo una breve “contrattazione”, i ragazzi e un’amica ventitreenne di Bergamo, segnalata in passato per uso di stupefacenti, anzichè andarsene hanno lanciato all’indirizzo del proprietario una poltrona di paglia. Quindi hanno trascinato in mezzo alla piazza Stefano Ravaioli, alzatosi dopo aver visto la seggiola sfiorare i genitori, per poi picchiarlo e colpirlo con la bottiglia. A bloccare i due sono stati alcuni agenti della questura fuori servizio, mentre Stefano Ravaioli, in ambulanza, è stato accompagnato al pronto soccorso per essere medicato. I due imbianchini napoletani sono stati già muniti dal Questore di fogli di via obbligatorio con divieto di far rientro nel comune di Rimini per 3 anni. I due giovani in passato avevano già avute problemi con la giustizia per reati contro il patrimonio e stupefacenti, ed erano stati in carcere. Sempre per tre anni dovrà stare lontana non solo dal capoluogo ma da tutta la provincia, la 23enne di Treviglio che ha assistito all’aggressione cercando di impedire, ma solo
verbalmente, alla moglie del primo cittadino di chiamare il 113.(Ansa)