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Coriano

Ric. pubblichiamo: no a una nuova Raibano a Cerasolo

In foto: Pubblichiamo un comunicato del comitato d'area di Cerasolo, dal titolo "Cerasolo nuova Raibano", in cui si critica in particolare il progetto di un impianto di trattamento dei rifiuti.
Pubblichiamo un comunicato del comitato d'area di Cerasolo, dal titolo
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mer 2 feb 2005 12:06 ~ ultimo agg. 00:00
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Cerasolo è uno splendida paese dove abbiamo la fortuna di abitare e svolgere la nostra attività attività.
Come noi molti hanno scelto di vivere o rimanere e vivere a Cerasolo in quanto situato in una zona facilmente accessibile, tranquilla e immersa nell’ambiente con ai piedi un’area con prevalente importanza commerciale e riconosciuta a livello regionale già dall’anno 2001 quando provincia e comune presentarono un progetto per la sua riqualificazione, riqualificazione poi completamente disattesa.
Queste caratteristiche ambientali, territoriali, residenziali e commerciali fanno di Cerasolo una meta molto ambita per residenti e attività commerciali. Queste caratteristica dovrebbero essere tutelate, valorizzate e incentivate a difesa e promozione della nostra salute e dei nostri patrimoni immobiliari.
La vicinanza con San Patrignano con le sue attività agricole ancora più ha qualificato l’area come meta residenziale e luogo dove vivere. Tantochè erano presenti numerosi vincoli ambientali nelle aree circostanti che erano garanzia di qualità territoriale e ricchezza della comunità tutta.
Sottolineiamo che la qualità del Paese di Cerasolo, degli immobili dei residenti e dell’ambiente sono la principale risorsa che permette di rendere il paese apprezzabile da un punta di vista residenziale, immobiliare e professionale.
Di tutt’altra idea è invece la nostra amministrazione di Coriano.
Infatti invece di valorizzare la zona residenziale e commerciale, permettendo così di arricchire tutta la comunità, l’amministrazione comunale propone un piano di sviluppo industriale dell’area, piano tra latro contraddetto da una politica in corso di promozione della conversione di superfici artigianali e industriali in superfici commerciali.
Infatti ai piedi del paese, in prossimità della chiese e di una scuola elementare è stato previsto una importante area di sviluppo industriale.
Questa area di dimensioni previste di 45.000 mq è destinata in prevalenza all’insediamento di una industria che tratta rifiuti classificati speciali e pericolosi. Industria che è già presente con dimensioni molto ridotte ai confini del paese con San Marino e che ha già obbligato con la sua attività alla fuga di diversi residenti in quanto rende l’aria irrespirabile e non compatibile con un vivere quotidiano accettabile.
Disagio che diversi residenti e lavoratori condividono giornalmente e che non consente di svolgere all’aria aperta le attività quotidiane obbligando i residenti a rinchiudersi all’interno delle proprie case.
Queste denunce di incompatibilità del vivere quotidiano con l’attività di bonifica petrolchimica che viene svolta è ben nota alla nostra amministrazioni in quanto più volte segnalata.
Le ripetute analisi indicano non pericolosi i valori presenti nell’aria. Ciò ci conferma semplicemente che anche nel caso in cui, e come risulta essere, l’attività di trattamento di rifiuti speciali fosse svolta nel rispetto dei parametri legali, questi parametri risultano ugualmente non compatibili con una degna qualità del vivere e obbliga ugualmente a fuggire dalle vicinanze di tali attività.
Ancora più grande è la nostra preoccupazione in quanto abbiamo così certificato che l’attività di bonifica di rifiuti petrolchimici speciali e pericolosi anche se svolta secondo la normativa di legge non garantisce un degno vivere nelle vicinanze.
Inoltre si deve evidenziare come questa azienda sia stata protagonista di una discutibile azione scaricando terre contenenti idrocarburi in un’area agricola vincolata dalla provincia e in stretta prossimità del torrente ausella, area su cui ora si intende edificare. Precedente che ancora più allarma e alimenta la sfiducia dei residenti riguardo una buone e rispettosa gestione di una attività tanto pericolosa e rischiosa che spaventa tutti noi.
Ancora una volta maggioranza e opposizione, con un voto consociato e senza opposizione, hanno in comune accordo deciso di travolgere il valore consolidato del territori e dei residenti tutti a favore di un unico interesse specifico che avrà come unico risultato l’arricchimento di pochissimi e l’impoverimento di tutta la nostra comunità.
Infatti l’insediamento previsto di trattamento dei rifiuti speciali sarà riconosciuta come centro nazionale di trattamento di rifiuti speciali petrolchimici e trasformerà la nostra Cerasolo in una nuova Raibano, cioè in una terra svalutata e inquinata che diventerà simbolo di degrado e vivere malsano.
Come a Raibano i valori degli immobili verranno a svalutarsi enormemente e svanirà il desiderio di vivere e svolgere le proprie attività dove l’aria dal sapore del petrolio ricorderà a tutti noi le felici scelte dei nostri amministratori, che abbiamo condiviso non opponendoci, in difesa della nostra salute e dei nostri capitali realizzati con una vita di lavoro.
Il prezzo di questo nuovo insediamento sarà pagato dagli attuali residenti che si vedranno tutti più poveri, in beni e salute, mentre pochi incasseranno i vantaggi di questa operazione industriale. Operazione, come detto, attenta agli interessi di pochi e sprezzante del benessere dei più.
Mi auguro che nella prossima assemblea pubblica a Cerasolo in cui verrà dalla amministrazione presentata la variante al piano regolatore, piano che snaturerà l’intero paese, la voce dei residenti sia chiara ed inequivocabile nell’impedire questo scempio, e nel promuovere scelte che abbiano come obbiettivo la valorizzazione del paese tutto e la tutela della nostra dignità del vivere difendendo innanzitutto il valore della nostra salute, bene a cui non è possibile dare valore.
Inoltre esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità di Raibano condannata dagli interessi di Hera a pagare un prezzo altissimo che difficilmente sarà possibile risarcire, e che la farsa della politica che falsamente si presenta come protettrice della salute dei raibanesi ha condannato ad un ulteriore pesante aggravio delle condizioni di vita approvando la quarta linea dell’inceneritore. La stessa politica si sta preparando in pompa magna a trasformare Cerasolo in una nuova Raibano colpendo così sia la salute che gli interessi di tutta la comunità di Cerasolo.

Il comitato d’area di Cerasolo
comitatocerasolo@libero.it