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Provincia

Siamo i più telefoninomuniti della Regione. Ma come usiamo i cellulari?

In foto: Quella di Rimini, a livello regionale, è la Provincia con il maggior numero di telefonini rispetto alla popolazione. Un dato da cui prendiamo spunto per alcune riflessioni.
Quella di Rimini, a livello regionale, è la Provincia con il maggior numero di telefonini rispetto alla popolazione. 
Un dato da cui prendiamo spunto per alcune riflessioni.
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dom 30 gen 2005 09:55 ~ ultimo agg. 00:00
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Nove riminesi su 10 hanno il telefonino. Una percentuale elevata, la più alta in Emilia Romagna, ma sappia il decimo, quello che non si è ancora adeguato alla moderna telefonia, che per colpa sua siamo solo al 35esimo posto in Italia.
Al primo posto c’é Perugia, con 9,4 telefonino-muniti ogni 10 persone, in una classifica dominata dal centro-sud. Ma quanto ci condiziona il telefonino? Oltre alla quantità, contano anche le modalità con cui lo si usa. A dare il buon esempio, dovrebbero essere i politici. A Rimini, in Consiglio Comunale, c’é l’obbligo di tenere spenti i cellulari.
Un po’ di tolleranza c’é – spiega il presidente del Consiglio Cesare Mangianti – anche se qualche consigliere tende ad abusarne, sia a destra che a sinistra. Poiché il cellulare serve, il regolamento potrebbe comunque essere rivisto. Ma all’assessore all’istruzione Albini interessa poco: lui il cellulare continua a non averlo.
A Riccione, dove le uscite e entrate dall’aula sono controllate da un sistema informatico, il tempo della telefonata è registrato come assenza.
Messe, matrimoni compresi, corsie di ospedali, alla guida senza auricolare: sono tante le situazioni in cui il cellulare dovrebbe essere tabù, e in cui invece lo squillo non conosce limiti.
Altra situazione classica, il cinema o il teatro. Al cinema pare ci sia un po’ più di educazione: oggi va più di moda fotografare scene del film col videofonino per mandarle agli amici. Ma qualche telefonino acceso, nonostante ripetuti avvisi e inviti, rimane comunque: al cinema come a teatro. Gli aneddoti non mancano: dall’occhiata killer che il direttore d’orchestra Kurt Masur, a un concerto della Sagra Malatestiana di due anni fa, lanciò a uno spettatore raggiunto da un improvvido squillo, al cellulare che ha suonato un paio di settimane fa durante lo show del comico Dario Vergassola a Montefiore: era proprio quello del sindaco Berselli.
Insomma, per definirci maniaci del telefonino non importa solo quanti ne abbiamo. Ma quanto li usiamo, e soprattutto, il buonsenso nel capire quando spegnerli.