Parola d'ordine sperimentare. Dalla regione 1mln 300 mila euro per gli asili
Nidi, micronidi, nidi condominiali, educatrice familiare. L’imperativo del mondo dell’assistenza all’infanzia è sperimentare. Il vecchio asilo nido non basta più per le esigenze delle famiglie, in cui entrambi i genitori devono lavorare. Non basta perché non è più adatto a rispondere alle richieste che si mantengono sempre più numerose, rispetto ai posti disponibili. Non è più adatto perché esperienze di altri paesi dimostrano come idee semplici possono garantire ai più piccoli di trascorrere il tempo lontano dai genitori, in un ambiente che sia il più vicino possibile a quello della propria famiglia.
Anche in Italia stanno prendendo piede le tagesmutter, le mamme di giorno, già diffuse in Francia e Germania, educatrici altamente specializzate che aprono la propria casa a bambini dagli 0 anni in sù per un costo che va da 4 ai 6 euro all’ora.
Rimini sembra essere un po’ una cenerentola in questa via di sperimentazione,di recente si è fermato a metà strada con un progetto che riguardava i nidi condominiali ed il privato aziendale sembra avere più iniziativa: la Teddy ha da poco aperto un nido nella fabbrica.
Un incentivo economico viene dall’approvazione in commissione turismo scuola formazione e lavoro della regione di una direttiva che stabilisce i requisiti strutturali per gli asili nido pubblici e privati. Ascoltiamo Andrea Gnassi, pres. commissione regionale turismo, cultura e scuola.