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Come ti rimodello l’arenile: dopo lungo percorso, approvato il Piano Spiaggia

Una seduta fiume, ieri, per il consiglio comunale, che si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare le vittime dello Tsunami nel sud est asiatico e dell’incidente ferroviario di Crevalcore.
Fino dalle interrogazioni e interpellanze iniziali, protagonisti i temi della spiaggia e del turismo, complice anche una mozione di ordine del giorno proprio sul turismo presentata da Simone Gobbi della Margherita.
Il nuovo piano spiaggia avrà valenza decennale e si prefigge, nelle intenzioni dell’amministrazione, di ridisegnare l’arenile della Perla Verde. Presentato già un anno fa, prevede una riduzione del 10% delle cabine, in particolare nelle zone a più alta densità, e la suddivisione dell’arenile in quattro aree con proprie caratteristiche, soprattutto le due centrali, (da piazzale Azzarita a piazzale San Martino). Definita “pilota”, invece, la zona sud, che sarà caratterizzata soprattutto dall’utilizzo di materiali eco-compatibili.
Previsti, infatti, forti incentivi per chi ristrutturerà i propri stabilimenti seguendo il progetto del “bagnino sostenibile”. Non più obbligatorio, ma solo facoltativo, l’interramento delle cabine nelle due zone centrali, pensato in un primo tempo per favorire la vista del mare.
Prevista infine la possibilità di utilizzo dell’arenile anche in orario notturno. Tra i nodi più volte sottolineati dall’opposizione, il rischio di una cementificazione della spiaggia, per il via libera a piscine e bar a più piani; l’aver creato dissidi tra le categorie dei bagnini e dei chioschisti, ieri sera presenti alla seduta, e soprattutto, il parere negativo della Soprintendenza di Ravenna, anche se non del tutto vincolante.
Su questo punto, il sindaco Imola ha assicurato, che ogni operatore, intenzionato a ristrutturare i propri stabilimenti, sarà affiancato dall’amministrazione al momento della richiesta del nulla osta dalla Soprintendenza. La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli e 8 contrari.
Approvati anche i numerosi emendamenti presentati dai partiti di maggioranza, in particolare da Rifondazione comunista e Verdi per la pace. Respinti tutti gli emendamenti dell’opposizione.