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Valmarecchia

A Verucchio in scena 'A perdifiato', dedicato alla cronista del Vajont

In foto: E' ispirato alla vita della giornalista Tina Merlin, cronista della tragedia del Vajont, lo spettacolo “A perdifiato”, in scena sabato alle 21.15 al teatro Pazzini di Verucchio per la rassegna "Visioni di teatro contemporaneo".
www.teatroverucchio.it
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gio 27 gen 2005 08:15 ~ ultimo agg. 00:00
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A far rivivere le parole della giornalista bellunese sarà l’attrice Patrizia Zanco. Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi.

La scheda dello spettacolo:

Dopo il debutto nel marzo 2004 a TRACCE DI TEATRO D’AUTORE (Pieve di Cento Bologna), torna per la prima volta in Emilia Romagna lo spettacolo di Patricia Zanco A perdifiato, ritratto in piedi di Tina Merlin, un affresco sulla vita e la personalità della giornalista che raccontò con coraggio e ardore i retroscena della tragedia del Vajont.
In occasione della data a Verucchio lo spettacolo riceve il patrocinio del Premio Ilaria Alpi (la cui organizzazione ha sede a Riccione), con le seguenti motivazioni:

“Da anni il Premio di Giornalismo Televisivo intitolato alla giornalista del Tg3 uccisa in Somalia nel 1994, Ilaria Alpi, si impegna per promuovere e accreditare il teatro d’impegno civile. Non poteva quindi il PREMIO ILARIA ALPI non promuovere A Perdifiato, uno spettacolo teatrale che racconta la passione di una donna verso il giornalismo. Ilaria e Tina due donne, due giornaliste, entrambe hanno svolto la propria professione con impegno e senso etico non comuni.
Due donne che hanno saputo raccontare la complessità degli eventi con un unico obiettivo: arrivare a svelare sempre ogni possibilità verità.”

A perdifiato: Tina Merlin è un nome ormai noto nella cronaca italiana postbellica, in specie per Sulla pelle viva – lentamente diventato un longseller – da lei dedicato alla tragedia del Vajont, di cui è stata cronista e storica appassionata. A perdifiato ripropone, in un varietà di forme e stili, il percorso biografico di Tina Merlin: dall’infanzia sulle montagne del Bellunese alla Resistenza, fino all’impegno nella società e nel giornalismo, che la vide a lungo attiva sulle pagine de “L’Unità”.

La narrazione viene affrontata lavorando in primo luogo sulla ricerca del vero fil rouge del personaggio: un amore forte e razionale a un tempo per la natura, nato dai ritmi biologici della vita contadina, che rimane sempre il pensiero dominante – come emerge dai numerosi articoli sul paesaggio veneto, stravolto dall’industrializzazione selvaggia degli Anni ’50 e ’60.
Tre ante, allora, per altrettante immagini di un trittico. Nella prima, Tina Merlin si racconta alla madre, in una narrazione che rievoca il passato: dal duro apprendistato dell’andare a servizio a Milano, fino allo scoppio della guerra e alla presa di coscienza politica con la scelta partigiana. La sezione centrale cambia completamente stile. Una perdita d’equilibrio del discorso, un corpo a corpo poetico tra video, musica e parola.
Il terzo episodio si apre sulla figura di Tina Merlin giornalista, con la precisa volontà di dire quello che la gente – nell’Italia ridente del boom economico – preferisce forse ignorare, per poi fronteggiare la tragedia Vajont con lo sgomento dell’uditore cieco davanti alla morte annunciata.
Emerge da questa memoria appassionata un’antica oralità, una sapienza femminile distillata nei secoli, un’opera di civiltà che le nostre madri hanno compiuto giorno dopo giorno per rendere abitabili le case e più umana la vita.

Patricia Zanco: attrice e autrice teatrale, nasce artisticamente negli anni ’90 con la prima opera da Christa Wolf: Cassandra. Nel 2003 fonda la propria compagnia ma continua a tenere vivo lo scambio con altri gruppi teatrali lavorando come attrice: “Ho attraversato territori di scoperta che chiamano ricerca, lavorando a lungo sul corpo e la voce, e incontrando maestri e guide”.
Tra le tante collaborazioni segnaliamo quella con la SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO nel 2003, per l’episodio parigino della TRAGEDIA ENDOGONIDIA.

Informazioni:

Biglietti: ingresso euro 8, ridotto euro 6 (CultCard e oltre i 60 anni). I biglietti sono in vendita presso l’ufficio Iat Pro Loco di Verucchio da venerdì 28 gennaio, presso il teatro a partire dalle ore 20 di sabato 29 gennaio.
Il dopo teatro a Verucchio: dopo lo spettacolo la serata continua a Verucchio: per gli spettatori di “Visioni di Teatro Contemporaneo” 20% di sconto su tutte le consumazioni alle osterie “Al Mastin Vecchio” e “La Porta del Sasso” presentando il biglietto del teatro Pazzini.
Informazioni:
ufficio Iat Pro Loco di Verucchio
Piazza Malatesta
tel. 0541.670222