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Un anno di duro lavoro per i Carabinieri riminesi: il ‘top’, il caso Galli

Un anno positivo per l’attività svolta su tutta la provincia, concluso con il trasferimento definitivo nella nuova sede di via Carlo Alberto dalla Chiesa a due passi dal nuovo palazzo di giustizia.
Nel complesso sono stati 817 gli arresti e quasi 28 mila le denunce a piede libero.
Sedicimila i servizi preventivi in cui sono stati impiegati trentaquattromila militari, che hanno identificato 107 mila persone e controllato 86 mila veicoli.
I fronti caldi per i Carabinieri di Rimini sono da sempre la droga, le rapine e la prostituzione.
20mila le pastiglie di ecstasy sequestrate, oltre a 55 chili di marijuana e 67 di eroina.
Le rapine i cui autori sono stati scoperti dalla compagnia di Rimini sono state 42 su 74, quella di Riccione ne ha scoperte 52 su 70.
Sgominata nel 2004 la banda di rumeni che clonava bancomat e carte di credito: una truffa di cui le vittime sono state oltre 600.
Nell’ambito del lavoro nero 204 ispezioni, 850 illeciti amministrativi e relative sanzioni per 216 mila euro, 387 posizioni irregolari scoperte, 75 denunce a piede libero, 22 persone denunciate per abusiva attività di intermediazione di manodopera, secondo quanto prevede la legge Biagi.
6.500 le contravvenzioni al codice della strada, per un importo di 85 mila euro, 244 le patenti che sono state ritirate.
Positiva viene giudicata l’attività del carabiniere di quartiere “una figura storica – hanno sottolineato i vertici riminesi dell’Arma – che abbiamo voluto per ridare sicurezza tra la gente”: 18 gli arresti in questo ambito e 49 le denunce a piede libero.