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Terremoto in Asia. Gioia e trepidazione per il missionario romagnolo

“Pensando che
l’avevano già dato per morto, non ci sono parole per esprimere la nostra felicità”, commenta un altro confratello in attesa della conferma del fatto che il missionario francescano sia
miracolosamente scampato al maremoto del giorno di Santo
Stefano.

“E’ una bella notizia, speriamo che sia l’ultima e definitiva. Per adesso sono ancora voci e noi aspettiamo con ansia di sentire la voce di padre Ferdinando”: è felice ma ancora prudente padre Ubaldo, superiore dei frati minori conventuali della basilica di San Francesco di Bologna,
alla notizia del ritrovamento del missionario originario di Cesena dato per disperso a Meulaboh, dove era andato a celebrare la messa, che si trova a 500 km dalla sua parrocchia di Banda Aceh nell’isola indonesiana di Sumatra.
“Dal convento di Medan, padre Antonio Murru si sta dirigendo
in quella zona con tutte le difficoltà che si possono immaginare e vedremo quello che trova”, spiega padre Ubaldo ancora con una punta di apprensione. Il missionario francescano, che ha 70 anni ed è in Indonesia dal ’68, era partito per Sumatra proprio con padre Murru e un altro confratello per far nascere la missione francescana ”Maria Immacolata”.